I Boston Celtics detronizzano i campioni dei Milwaukee Bucks rimontando dal 2-3, nettissima affermazione in gara #7 per i Dallas Mavericks che completano le finali di conference dei playoff NBA
Si sono completati i quadri delle finali di Conference dei playoff NBA. A Est i Boston Celtics raggiungono i Miami Heat che avevano concesso una vittoria ad Atlanta e due a Philadelphia.
A Ovest netta affermazione nella gara decisiva dei Dallas Mavericks che eliminano i Phoenix Suns e andranno ad affrontare in un testa a testa sulla carta molto equilibrato i Golden State Warriors.
NBA Playoff, il ritorno dei Boston Celtics
Pochi forse avrebbero puntato sui Celtics, soprattutto dopo la brutta sconfitta di Boston in gara #5. Ma la rimonta della squadra guidata da Ime Udoka consegna alla fase finale di questi playoff un team in grado di compiere qualsiasi impresa. I Celtics costringono i campioni in carica dei Milwaukee Bucks a gara #7. E poi, nella sfida decisiva, li ridimensionano considerevolmente. Merito di una gestione della gara spietata e attentissima: ma anche della serata di grazia di Grant Williams, sette triple e record personale di 27 punti. Cui si aggiungono i 23 punti di Tatum per complessive 22 triple di squadra. Un record.
Una squadra che evidentemente dà il meglio di sé quando si trova con le spalle al muro. Reggendo l’urto di sua maestà Antetokounmpo, 25 punti, 20 rimbalzi e nove assist all’attivo: ma anche 10 su 26 al tiro, meno preciso e puntuale del solito. I Bucks cedono il titolo ed escono di scena giocando forse la partita peggiore dei loro playoff (81-109). Antetokounmpo la chiude con filosofia: “Hanno vinto con merito e noi abbiamo perso sbagliando tiri che di solito entrano. Si vince e si perde. E quando perdi lo devi accettare”.
I Celtics affronteranno Miami. Una rivincita della finale di conference del 2020 vinta dagli Heat 4-2.
A Ovest passano i Dallas Mavericks
Luka Doncic zittisce definitivamente Phoenix dove i tifosi dei Suns speravano in un esito diverso nel campionato che inseguono senza successo dal 1968, da quando sono entrati a far parte dell’NBA. Niente da fare contro Dallas, aggressiva e straordinariamente efficace al tiro con 35 punti di Doncic e 30 di Spencer Dinwiddie per un punteggio finale eloquente (123-90) e che non rende tuttavia completamente l’idea della superiorità della squadra texana che torna alla finale di Western Conference per la prima volta dal 2011.
Dallas viola Phoenix, che in casa aveva sempre vinto le sei precedenti partite dei playoff azzerando tutte le fonti di gioco dei Suns e dominando in difesa. Una gara iniziata subito male per Phoenix, sotto di dieci nel primo quarto, e finita anche peggio. Con i tifosi dei Suns prima delusi e poi arrabbiati nei confronti di una squadra impalpabile e apparsa fragilissima anche da un punto di vista emotivo. Male Booker, molto male Chris Paul con una percentuale di squadra al tiro dal campo del 38%. Un progetto che a questo punto, considerando anche l’età di alcuni dei suoi protagonisti, potrebbe aprirsi a una profonda rifondazione.
Dallas affronterà Golden State che ha eliminato a 4-2 i Memphis Grizzlies.