Vittoria importantissima del Milan che batte l’Atalanta e potrebbe festeggiare il titolo già questa sera
Tanta pressione. Ma il Milan non fallisce il match ball. Vittoria grazie ai gol nella ripresa contro un’Atalanta molto energica ma spuntata in attacco.
E tutto ora passa sulle spalle dell’Inter che senza una vittoria stasera a Cagliari consegnerebbe immediatamente al Milan il 19esimo titolo ai rossoneri.
Il Milan, prima di fare i conti con l’Inter – impegnata in trasferta nel posticipo contro il Cagliari – deve pensare esclusivamente a se stesso. Contro un’Atalanta che ha la possibilità di raggiungere la Roma, bloccata ieri dal Venezia, e la Lazio, in campo domani contro la Juventus. Una chance concreta di centrare in extremis l’Europa League considerando un ultimo turno in casa non insormontabile contro un Empoli ormai tranquillo e senza motivazioni.
Ritmo molto alto. Pure troppo. Con tantissima aggressività da una parte e dall’altra, squadre cortissime e poco fiato per i centrocampisti che cercano con scarso successo di mettere in movimento linee offensive molto imballate. Pessimo il primo tempo di Giroud: che tuttavia entra in cronaca per l’episodio più discusso dei primi 45’ di gioco: intervento sul francese, un po’ con il fianco e un po’ con il ginocchio, di Djmsiti. L’arbitro fa proseguire, ammonisce l’attaccante del Milan per proteste. Intervento dubbio, a cavallo dell’area di rigore, più fuori che dentro per la verità, che Orsato evidentemente non ritiene degno di attenzione. Ma questo episodio trasforma San Siro, stracolmo, in un’autentica bolgia.
Il secondo tempo si apre con una punizione di Theo Hernandez fuori di poco. Poi Pioli cambia immediatamente, togliendo Saelemaekers e Giroud, davvero impalpabili, per Messias e Rebic. Ed è proprio Messias a mettere in corridoio un pallone perfetto che Leao davanti alla porta avversaria fa passare sotto le gambe di Musso in uscita. Gasperini inserisce Malinvoskyi e Zapata.
Una volta in vantaggio il Milan corre qualche rischio di troppo su un’Atalanta più aggressiva e intraprendente, molto pericolosa con un colpo di testa con Zapata. A spalancare la strada verso il 19esimo titolo è Theo Hernandez che segna un gol straordinario sfruttando un eccellente recupero difensivo di Krunic. Lunghissima corsa a tagliare tutto il campo avversario insaccando di sinistro con un gran diagonale dal limite dell’area… Gol strepitoso.
É qui la festa. San Siro scatena un carnevale che a questo punto obbliga l’Inter a vincere a Cagliari. Un pareggio dei nerazzurri, già questa sera, consegnerebbe il titolo fin da subito al Milan. Rendendo del tutto ininfluente il turno di domenica prossima con il Milan impegnato a Reggio Emilia contro il Sassuolo e l’Inter in casa con la Sampdoria. Atalanta in questo momento ottava, e fuori dall’Europa appesa a una vittoria inderogabile domenica prossima e ai risultati di Fiorentina, Lazio e Roma.
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MILAN – ATALANTA 2-0
57’ Rafael Leao, 75’ Theo Hernandez
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6.5; Calabria 5 (78’ Florenzi), Kalulu 7, Tomori 6.5, Theo Hernandez 7.5; Tonali 5.5 (63’ Bennacer 6), Kessie 7; Saelemaekers 5.5 (54’ Junior Messias 6.5), Krunic 7 (78’ Bakayoko), Leao 7; Giroud 5 (54’ Rebic 6).
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 5.5; Palomino 6 (79’ Scalvini), Freuler 5.5, Djimsiti 5; Zappacosta 6.5, Pessina 5.5 (70’ Boga 5), De Roon 6, Hateboer 5.5 (79’ Demiral); Koopmeiners 5; Muriel 6 (55’ Zapata 6.5), Pasalic 5.5 (55’ Malinovskyi).
Ammoniti: Kessié, Koopmeijners, Giroud, Kessié
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