Internazionali Roma, Swiatek regina del Foro Italico in due set

Vittoria netta agli Internazionali di Roma da parte della polacca Iga Swiatek, testa di serie numero 1 del torneo, sulla tunisina Ons Jabeur alla seconda finale WTA femminile consecutiva

Una vittoria netta, determinata da una migliore condizione fisica e da una convinzione assoluta. Probabilmente favorita anche da qualche ora di riposo in più e da una semifinale più breve e agevole.

Iga Swiatek torna a vincere a Roma battendo in finale la tunisina Ons Jabeur, reduce dallo splendido successo di Madrid e protagonista di una partita faticosa e sotto ono.

Internazionali di Roma, vince Swiatek

Nonostante la resistenza della Jabeur la superiorità della polacca è evidente. La Swiatek concede pochissimi punti alla sua avversaria nonostante la strenua resistenza della tunisina che nel settimo set costringe del secondo set la testa di serie #1 ad alzare notevolmente il suo livello di attenzione, nell’unico momento di incertezza.

Quarto WTA 1000 consecutivo

Molto diversi i due 6-2 conquistati dalla Swiatek. Un primo set vinto nettamente e senza grandi incertezze con la polacca che sfrutta un ottimo servizio e linee estremamente angolate. Nel secondo set invece la Jabeur reagisce anche perché il livello della polacca cala leggermente. Splendida la resistenza della tunisina che strappato il 2-4 si porta sullo 0-30 sul servizio della sua avversaria. E qui la consistenza della numero #1 del mondo viene fuori in tutta la sua prepotenza con una rimonta che porta il game e che si concretizza con la vittoria della 28esima partita consecutiva al secondo match point.

Per Iga Swiatek, che a fine partita scoppia in lacrime, è il quinto trofeo consecutivo, quattro dei quali WTA 1000 dopo quelli di Doha, Indian Wells e Miami. A Madrid la Swiatek non c’era. E lì vinse la Jabeur che vede interrompersi nella finale di Roma una serie positiva di undici partite.

Iga Swiatek è la seconda tennista più giovane a conquistare due titoli a Roma (ha 20 anni) dopo Chris Evert e Gabriela Sabatini.