La figura di Marco Pantani, ancora amatissima da tutti gli appassionati di ciclismo torna al centro dell’attenzione per una iniziativa mediatica che crea polemiche
Nessuno ha dimenticato Marco Pantani. Le sue vittorie, la sua fine triste e per certi versi ancora estremamente controversa e poco chiara.
Da una parte ci sono i suoi tifosi, che ogni anno affollano le colline intorno alla sua Romagna per qualsiasi ricorrenza ufficiale, il Giro piuttosto che la corsa a lui dedicata, per ricordarne la memoria. Il Memoria Marco Pantani, vinto lo scorso anno da Sonny Colbrelli, si terrà anche quest’anno, il 17 settembre.
Marco Pantani, un ricordo indelebile
Dall’altra ci sono anche iniziative che non mancano di suscitare polemiche. I genitori di Marco Pantani, Paolo e Tonina, sempre molto attivi nel ricordo del figlio e nel difendere strenuamente il suo nome e la sua memoria non solo sportiva, si sono dichiarati contrari a uno spettacolo che andrà in scena a Padova il 23 maggio.
“Nostro figlio, linciato e maltrattato”
Lo spettacolo è un recital dal titolo “Marco Pantani storia di un linciaggio”. Lo ha realizzato il bolognese Emanuele Montagna, già interprete e regista di “Un uomo solo al comando” dedicato a Fausto Coppi, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati, della Fondazione Forense e un’associazione di avvocati padovani.
I genitori di Pantani hanno rilasciato una nota su questo argomento, “prendendo sconsolatamente atto di come si continui a maltrattare il proprio figlio. Senza tenere in nessun conto, né avere riguardo e rispetto, di un ragazzo da tempo morto e delle persone a lui vicine che ne vivono ancora il lutto”.
Parole amare, più che risentite. I genitori del ciclista sarebbero stati contattati per un’autorizzazione sulla messa in scena del recital. Ma non avrebbero mai dato il consenso al contenuto di un’opera che mette di nuovo in scena la morte di Pantani. Più che la sua vita. Pantani è stato al centro di una rievocazione cinematografica di cui si è parlato molto.
“La parola per esprimere quello che Marco ha dovuto affrontare e sopportare nella sua esistenza, di sportivo e di uomo, può essere quella di ‘linciaggio’ – scrivono i signori Pantani – ma esistono parole adatte a qualificare chi si rende comunque autore di miserevoli speculazioni. Preferiamo tacere. Convinti, ormai, che sia proprio vero che la peggior forma di disprezzo resti il silenzio. Un grazie sincero a chi ricorda Marco per ciò che davvero è stato e di bello e significativo ha comunque potuto offrire”.
Gli organizzatori hanno confermato che lo spettacolo andrà comunque in scena. Ma tutti i tifosi e fan di Marco Pantani, migliaia e migliaia ancora attivissimi sui social, hanno chiesto a tutti gli appassionati di ignorare e disertare l’evento.