Non cambia il vertice della classifica generale del Giro d’Italia dopo l’ottava tappa nel circuito cittadino di Napoli
Finisce con una minifuga a quattro che Thomas De Gendt riesce a regolare con una volata vincente che vale la sua seconda vittoria al Giro d’Italia davanti a Vanhoucke, Arcas e Gabburo.
Classifica generale che conferma l’andaluso Juan Pedro Lopez, sempre in testa e in rosa pur arrivando con diversi secondi di ritardo insieme al grosso del gruppo.
Il giorno dopo l’arrivo in salita di potenza il Giro d’Italia prevede una tappa interlocutoria ma interessante, con un percorso cittadino che prevede due passaggi sul Monte Procida, a Napoli. La tappa perfetta per qualche imboscata, magari per una lunga fuga con la quale scombussolare la classifica generale. Uno splendido sole, tanta gente in un clima di festa generale che vedeva Napoli riabbracciare la corsa in rosa dopo nove anni.
…E in effetti la fuga arriva anche se quando tutti si aspettano l’iniziativa decisiva di Mathieu Van der Poel, a spuntarla è il quasi trentaseienne Thomas de Gendt, alla sua seconda vittoria personale al Giro d’Italia a distanza di 10 anni dalla prima.
L’attacco di Van der Poel si concretizza con una fuga forse un po’ troppo affollata per l’ex maglia rosa, che trova poca collaborazione e, alla fine, è costretto ad arrendersi all’iniziativa di squadra estremamente efficace della Lotto che piazza due uomini nella fuga giusta, quella vincente. A trovare la gamba giusta per arrivare sul traguardo è De Gendt quando tutti si sarebbero aspettati il suo compagno di squadra Vanhoecke, solo quarto. Secondo posto per Gabburo, un altro piazzamento in un Giro fino a questo momento avaro di soddisfazioni per gli italiani, senza nemmeno una vittoria. Van der Poel arriva a ruota guadagnando qualche secondo sulla maglia rosa in una classifica generale che resta sostanzialmente immutata.
Domani la nona tappa, 191 chilometri che potrebbero sconvolgere la classifica generale. Si parte da Isernia su un percorso spezzettato e nervosissimo che prevede tre strappi in rapida successione. Ponte Vandra (421 metri, terza categoria), Rionero Sannitico (1032, seconda) e Roccaraso (1254). Poi tanto saliscendi fino alle rampe di Passo Lanciano (1310, prima categoria) e all’arrivo al Blockhaus (1665 metri) al termine di una rampa di 13 chilometri durissimi con tanti tornati, sempre sopra il 9% con punte del 14% prima di un arrivo in contropendenza solo per chi sarà sopravvissuto a una selezione durissima.
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