Bissando il successo di Supercoppa di gennaio, l’Inter vince in rimonta anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus
Una bella finale, intensa e incerta, nervosa quanto basta. La porta a casa l’Inter al termine di una sceneggiatura piacevole, a tratti un po’ isterica, di una finale di Coppa Italia che vale moltissimo. Soprattutto se servirà a lenire la mancanza dello scudetto.
Al titolo nazionale la Juventus ha già rinunciato da tempo. L’Inter no. Ma forse è stata proprio la maggiore freschezza agonistica della squadra di Inzaghi a fare la differenza in una partita equilibrata, indipendentemente dal risultato finale.
Quarta sfida stagionale tra Juventus e Inter dopo quelle di campionato e la Supercoppa vinta dai nerazzurri a gennaio. E ogni gara è stata diversa dall’altra. Imprevedibile quella dell’Olimpico, con la Juventus scevra da pressioni di campionato e l’Inter ancora in piena corsa per il titolo. Di fronte a un gran pubblico e con tutte le tossine storiche, e attuali, di una partita che non può mai essere data per scontata.
Al primo affondo l’Inter è già in gol. Errore di valutazione della difesa della Juventus che lascia troppo spazio a Barella il quale, dal canto suo, non ci pensa due volte e da lunga distanza lascia partire un gran destro a giro che Perin, coperto, non riesce a intercettare. Partita apertissima, tra un capovolgimento di fronte e l’altro. Dzeko, pericoloso di testa. Perisic, di poco fuori misura su una deviazione imbeccata su un calcio di punizione De Vrij. La Juve risponde con Dybala che cerca una conclusione da fuori area impegnando Handanovic. Ma il portiere dell’Inter il miracolo lo fa alzando in calcio d’angolo uno splendido colpo di testa di Vlahovic. Un bel primo tempo che culmina con un’altra gran conclusione di Dybala, elettrico il suo tiro di controbalzo che finisce sul fondo di un nulla su una corta respinta della difesa nerazzurra.
Partita piacevole ed equilibrata, decisamente molto più divertente rispetto alla scialba Supercoppa di gennaio.
Poi, in due minuti, la Juventus ribalta il risultato. Al 50’ una lunga azione corale mette in movimento Alex Sandro il cui tiro – leggermente deviato da Morata – inganna Handanovic, stavolta non esente da colpe. Subito dopo su una micidiale azione di contropiede è Dybala a spalancare il corridoio giusto per Vlaovich che, al secondo tentativo, supera il portiere avversario.
Di fronte a una Juventus che nel primo tempo aveva rinunciato a Danilo fuori per infortunio e sostituito da Morata, Simone Inzaghi prova ad alzare i toni inserendo Dumfries e Dimarco. Allegri si ripara con Bonucci. L’Inter si affida soprattutto alle fiammate di Lautaro che a contatto con De Ligt, in campo da pochi minuti, provoca il rigore che Calhanoglu trasforma nel gol del pareggio. Finale nervosissimo con le due panchine in piedi e quasi a contatto ai limiti della loro area tecnica.
I tempi supplementari vedono l’Inter restituire con gli interessi quello che la Juventus era riuscita a realizzare in avvio di ripresa. Doppietta secca da parte di Perisic che prima trasforma un calcio di rigore, concesso ancora una volta per un fallo di De Ligt e poi, di sinistro, fissa il risultato sul 2-4 con una conclusione meravigliosa sull’incrocio più lontano. La Juventus mostra la corda di una condizione approssimativa e chiude con fatica e senza pungere più. Allegri, nervosissimo dopo il quarto gol intervista, finisce espulso.
L’Inter continua a inseguire il sogno scudetto ma intanto, nella prima stagione di Inzaghi virgola dopo la parziale dismissione della scorsa estate che ha visto partire pezzi importanti come Hakimi e Lukaku mette in bacheca un doppio trofeo Supercoppa e Coppa Italia.
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JUVENTUS – INTER 2-4
RETE: 7′ Barella, 50′ Morata, 52′ Vlahovic
JUVENTUS (4-2-3-1): Perin; Danilo (41′ Morata), De Ligt, Chiellini (83’ Arthur), Alex Sandro (90’ Pellegrini); Zakaria (67’ Bonucci), Rabiot; Cuadrado, Dybala (100’ Kean), Bernardeschi (67’ Locatelli); Vlahovic.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, D’Ambrosio (62′ Dimarco, 117’Bastoni); Darmian (62′ Dumfries), Barella, Brozovic, Calhanoglu (90’ Sanchez), Perisic; Dzeko (62′ Correa), Lautaro Martinez
Espulso: Allegri
Ammoniti: Brozovic, Locatelli
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