Inter all’attacco, affare fatto: ci sono le contropartite giuste per chiudere. L’unica mossa per battere la concorrenza è anticiparla
Ancora meno di due settimane per dare un senso alla stagione e per arricchire la bacheca del club. La testa dell’Inter è sul campionato e sulla finale di Coppa Italia, ma i dirigenti e lo staff tecnico guardano già oltre.
Per dare continuità al lavoro impostato fino ad oggi c’è anche bisogno di forze fresche e alcuni nomi sono già stati individuati. Ma nessuno li regala e così la coppia Marotta-Ausilio deve agire in contropiede e partire all’attacco per battere la concorrenza che su alcuni nomi è pesante.
Come quello di Gleison Bremer, numeri alla mano uno dei primi tre difensore centrali per rendimento in questa stagione di Serie A. Il primo a saperlo è Urbano Cairo che vuole evitare di restare con un pugno di mosche in mano come sarà con Andrea Belotti. Così di recente ha fatto allungare il contratto al brasiliano con la promessa he in estate andrà via, in una squadra da Champions League.
Inter all’attacco, affare fatto: due giocatori per battere la concorrenza
Già, ma quale? Il presidente del Toro da tempo ha fissato il prezzo, dai 35 ai 40 milioni di euro e sotto non si scende. Soldi che il Bayern Monaco sarebbe pronto a mettere sul piato, così come il Chelsea e il Liverpool. Poi c’è il Leicester che con i granata ha in ballo il rinnovo del prestito di Praet, e in Serie A c’è la Juventus.
Ma Bremer da mesi ha un accordo con l’Inter e la dirigenza nerazzurra confida in quello anche se dovrà rendere allettante la sua proposta. Come spiega ‘Tuttosport’ ci sono almeno un paio di nomi in ballo che solleticano le voglie di Ivan Juric. Il primo è quello di Federico Dimarco, il laterale sinistro che il tecnico ha già allenato al Verona nella passata stagione.
Ma il secondo è ancora più allettante. Parliamo di Andrea Pinamonti che rientrerà dal prestito all’Empoli. I nerazzurri lo valutano non meno di 20 milioni, una cifra che abbasserebbe di molto la spesa per Bremer. Non è ancora fatta, ma si può fare e l’Inter ha fretta di chiudere.