“Ci dovrò pensare”, a rischio la panchina di una Big di Serie A: tifosi spiazzati

“Ci dovrò pensare”, a rischio la panchina di una Big di Serie A: tifosi spiazzati. La notizia ha colto tutti di sorpresa e apre scenari nuovi

Probabilmente non è l’esito che i tifosi dell’Atalanta avrebbero sperato, considerando che la squadra era in corsa in Italia e in Champions League per i massimi risultati.

Atalanta Gasperini
Gian Piero Gasperini, prosegue l’inseguimento dell’Atalanta a una coppa europea (Foto ANSA)

La stagione potrebbe anche chiudersi con un parziale fallimento, fuori dalle coppe europee. Ma è innegabile che il ciclo di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta sia stato straordinario non solo per la storia del club ma anche per quella del calcio italiano.

Atalanta e Gasperini

L’Atalanta, da tempo, è una realtà consolidata del calcio internazionale, si è tolta grandissime soddisfazioni sul campo e ha consolidato conti che vedono la società bergamasca tra le più sane in Europa. Capace di richiamare l’interesse di imprenditori e investitori che, già da quest’anno, hanno annunciato il loro ingresso nel club per farlo crescere ancora. Eppure, dopo la vittoria sul campo dello Spezia, 1-3, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini si è lasciato andare ad alcune amare considerazioni. Parole che fanno riflettere e che non escludono un clamoroso ripensamento.

“L’Europa League non può essere un fallimento”

Il tecnico di Grugliasco aveva rinnovato il suo contratto con l’Atalanta per altre due stagioni, fino al giugno 2024. Ma ora… “Ora sarà meglio pensarci e rifletterci – ha detto Gasperini, lasciando intendere che il contratto già siglato potrebbe anche essere annullato – ci sono stati problemi. Non è stata un’annata facile, sono il primo a riconoscerlo. Ma non è possibile che un progetto del genere venga considerato un fallimento se non si raggiunge l’Europa League”.

Atalanta Gasperini
Gasperini, sesta stagione con l’Atalanta (Foto ANSA)

Una riflessione molto amara che non si riferisce probabilmente a Percassi e ai nuovi soci del club quanto piuttosto all’ambiente: “Bisogna guardare le cose nella loro realtà. Se l’Atalanta può vincere qualcosa, magari una Coppa Italia, e ci siamo andati molto vicini, deve essere considerata una grandissima impresa. Ho firmato un contratto, ma le cose sono cambiate. Molto dipende da cosa deciderà la società. Ho un enorme debito di riconoscenza nei confronti dell’Atalanta e sono pronto a qualsiasi soluzione pur di andare avanti, con il massimo entusiasmo. Ma è chiaro che dovremmo parlarne”.

Gasperini rifiuta l’idea di pensare che l’Atalanta sia meno competitiva: “Abbiamo marcato meno punti in casa rispetto alle previsioni, ci sono stati problemi, infortuni, ma siamo in corsa. Il nostro livello non è più basso. Se mai è molto più alto il livello degli altri rispetto a quello delle ultime stagioni. Restare nella prima fascia non era cosa facile, ce la stiamo mettendo tutta”.

Questo è il sesto campionato di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta, finalista lo scorso anno in Coppa Italia. Al momento settima in campionato, a pari punti con la Roma, in grado di puntare quantomeno alla Conference League.

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