I commissari di gara hanno cambiato l’ordine d’arrivo del Gran Premio di Miami di Formula 1 assegnando diverse sanzioni e penalità
Il campionato di Formula 1 consegna alcune certezze alla classifica e al calendario.
La prima, sicuramente, è che la Ferrari è ora più che mai la squadra da battere dopo il doppio podio conquistato dalla scuderia di Maranello anche a Miami, su una pista dove la Formula 1 correva per la prima volta.
Charles Leclerc e Carlos Sainz, purtroppo, si sono dovuti accontentare della seconda e della terza piazza alle spalle di un Max Verstappen praticamente perfetto per tutta la durata della corsa. Ma, nonostante qualche problema di confidenza con le gomme, in particolare quelle anteriori, la Ferrari si è dimostrata ancora una volta estremamente competitiva nei confronti della Red Bull.
Alcune ore dopo la conclusione del Gran Premio di Formula 1 vinto da Verstappen, tuttavia, si registrano numerose sanzioni e penalizzazioni che hanno cambiato considerevolmente l’ordine d’arrivo e anche la distribuzione dei punti in classifica generale.
Il pilota della Alpine, l’ex campione del mondo Fernando Alonso – che a breve dovrebbe annunciare il rinnovo del suo contratto con la scuderia francese per altre due stagioni – è stato sanzionato con cinque secondi di penalità e un punto sulla propria superlicenza. Colpa di un’uscita di pista che avrebbe consentito un vantaggio al pilota spagnolo. Penalità che lo retrocede dal nono all’undicesimo posto. Facendo guadagnare qualche punto in più ad Alex Albon e Lance Stroll virgola che lo scavalcano nella classifica finale di Miami.
Anche Daniel Ricciardo, protagonista di una domenica piuttosto opaca per la verità, ha dovuto risponderedi un’uscita di pista. Undicesimo sul traguardo, Ricciardo ha ricevuto 5 secondi di penalizzazione e un punto di penalità sulla superlicenza. Sanzione di due punti per Kevin Magnussen, protagonista di una violenta collisione con Lance Stroll che lo ha costretto al ritiro.
Anche Mick Schumacher e Sebastian Vettel, a contatto poco prima della conclusione del gran premio, ha dovuto rispondere ai commissari di corsa. I due piloti tedescchi hanno chiarito le modalità della loro collisione. In questo caso, tuttavia, incidente archiviato come ‘casualità di gara’ senza ulteriori sanzioni o penalità.
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