Il Venezia sciupa un doppio vantaggio ma trova il gol della vittoria della speranza all’utimo assalto
Partita bella e incerta tra Venezia e Bologna che finisce con una vittoria all’ultimo secondo. Tre punti importanti per il Venezia e che consentono ai lagunari di restare aggrappati alla Serie A.
Venezia svagato in difesa, e in gol grazie anche a due calci di rigore. Ma sicuramente molto più reattivo rispetto alle ultime uscite disastrose, dieci sconfitte di fila.
Applausi da tutti gli angoli dello stadio per Sinisa Mihajlovic che torna in panchina dopo il lungo ricovero di oltre un mese al Sant’Orsola di Bologna. smentendo tutte le previsioni virgola che lo volevano tranquillo a casa magari per una passerella domenica prossima in occasione dell’ultima partita del Bologna in casa contro il Sassuolo, Mihajlovic si presenta in campo e partecipa in modo estremamente attivo a tutte le dinamiche della partita. Gara fondamentale per il Venezia che ha bisogno di una vittoria per sperare in un miracoloso recupero verso la salvezza dall’attuale ultimo posto in classifica.
Il Bologna, nonostante le motivazioni siano solo quelle di finire bene e proseguire la serie positiva di sei risultati utili, non concede assolutamente nulla. La partita vede il Venezia iniziare con estrema convinzione: Bologna sorpreso dall’aggressività dei padroni di casa che partono fortissimo. Immediato il gol di Henry, che sfrutta il rilancio del suo portiere per un pallonetto precisissimo. Al 16’ il Venezia raddoppia su calcio di rigore: uscita fallosa di sui Skorupski piedi di Haps che chi trasforma al secondo tentativo dopo la prima respinta del portiere avversario.
Mihajlovic inserisce Orsolini e il Bologna comincia a girare con maggiore efficacia. La rete che riapre e la partita la marca proprio Orsolini che appoggia in rete di testa un lungo cross di Barrow. Poi, in avvio di ripresa, il Bologna ribalta il risultato. Prima è Arnautovic, con una bella girata al volo, a firmare il raddoppio. Ma il capolavoro è di Schouten che sceglie un tiro meraviglioso, carico d’effetto, per il gol del vantaggio.
Il Venezia mette in campo tutto quello che ha, magari poche idee ma tantissimo cuore. Un calcio di rigore, per la verità molto dubbio per un contatto tra Medel e Aramu, vale il pareggio, trasformato dallo stesso Aramu dopo tre minuti di discussioni e di clima tesissimo. A tempo praticamente scaduto il Venezia trova il gol che vale, almeno per ora, la Serie A. Gran conclusione a giro di destro sul secondo palo di Johnsen.
II Penzo può festeggiare la prima vittoria dopo undici partite e dieci sconfitte consecutive. Una vittoria che potrebbe anche non bastare, perché se la Salernitana più tardi dovesse battere Il Cagliari, sarebbe retrocessione aritmetica ugualmente.
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VENEZIA – BOLOGNA 4-3
4′ Henry, 18′ Kiyine, 45+2′ Orsolini, 55′ Arnautovic, 68′ Schouten, 78′ Aramu, 90+4′ Johnsen
VENEZIA: Maenpaa 7.5; Svoboda 7, Caldara 6, Ceccaroni 7; Mateju 6.5, Crnigoj 6 (79′ Okereke 6), Vacca 6 (55′ Fiordilino 6), Kiyine 6.5 (55′ Aramu 7.5), Haps 6.5 (64′ Johnsen 7.5); Cuisance 6.5 (79′ Dor Peretz 7), Henry 7.5.
BOLOGNA: Skorupski 6; Soumaoro 6, Medel 6.5, Theate 6.5 (33′ Orsolini 7); De Silvestri 6.5, Svanberg 6 (46′ Dominguez 7), Schouten 7, Soriano 6.5 (68′ Vignato 6.5), Hickey 6.5; Barrow 7.5 (68′ Sansone 6.5 ), Arnautovic 7
Ammoniti: Skorupski, Kiyine, Hickey, Medel, Mateju, Dominguez
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