Nella partita della paura, la Salernitana viene bloccata dal Cagliari rinviando tutti i verdetti del campionato
Un’altra partita costruita su tensione e nervosismo. Ma la Salernitana, proprio quando sembrava fatta, inciampa nel passo forse decisivo verso una salvezza sempre più vicina.
Gara inevitabilmente dura e tesa, non molto spettacolare e condizionata da pochissime occasioni da gol quella tra Salernitana e Cagliari.
Salernitana-Cagliari 1-1
Partita per cuori forti e temerari. Resa ancora più interessante dalla vittoria del Venezia sul Bologna. Per la Salernitana vincere significherebbe condannare definitivamente i Lagunari alla Serie B. E spingere quattro punti più in basso anche il Cagliari a due turni dalla fine del campionato. Spettatore direttamente interessato il Genoa, penultimo, con due vittorie nelle ultime tre giornate, direttamente coinvolto nel risultato del match che spera in un pareggio.
La partita
Una partita che traduce tutta l’importanza della posta in palio, molto nervosa e contratta. Cagliari chiusissimo, Salernitana che avverte il peso del risultato e gioca in modo meno spregiudicato rispetto alle ultime partite. Meglio il Cagliari nel primo tempo con tre importanti occasioni: Pavoletti anticipato da Sepe, tra i pali al posto di Belec, decisivo anche poco dopo su Joao Pedro. Gara che offre moltissimo nervosismo e poche occasioni.
L’episodio decisivo al 65’: Kastanos, appena entrato in campo si sgancia in area e viene affrontato da Lovato. Contatto non molto convincente, il giocatore cipriota della Salernitana sembra accentuare molto. Ma l’arbitro concede il rigore con l’avvallo del VAR. Verdi trasforma e in campo succede di tutto. Gara sospesa per alcuni minuti, Ribery espulso dalla panchina. Clima incandescente.
Agostini, in panchina al posto di Mazzarri, esonerato dopo la sconfitta interna contro il Verona, manda in campo Keita Baldé: ma è Grassi con un delizioso sinistro dalla distanza a sfiorare il gol scheggiando il palo. La Salernitana risponde con Ederson che di testa, su azione di calcio d’angolo va vicino al raddoppio.
Finale molto concitato. A tempo abbondantemente scaduto lunga interruzione per un rigore prima assegnato al Cagliari (contatto di Sepe su Lykogiannis) e poi invalidato dal VAR. Assedio finale del Cagliari in un clima palpitante e un po’ isterico. Altare sull’ultimo calcio d’angolo, quello della disperazione, colpisce il pallone perfettamente e insacca il gol del pareggio. Un vero e proprio gol dell’Ave Maria che sprofonda l’Arechi in un silenzio irreale.
Ma il risultato non cambia. La Salernitana pareggia e conquista il suo sesto risultato utile consecutivo. Il Venezia non retrocede. Il Cagliari resta a un punto, il Genoa a due. Ai campani non basterà un’ultima vittoria per festeggiare una salvezza che due mesi fa sembrava impossibile. Sono quart’ultimi, ma certo non ancora salvi. Le ultime due gare saranno decisive.
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Il tabellino
SALERNITANA – CAGLIARI 1-1
67’ Verdi, Altare
SALERNITANA (3-5-2): Sepe 6.5; Gyomber 5.5, Radovanovic 6, Fazio 5.5; Mazzocchi 6, Ederson 5.5, Bohinen 5.5 (60’ Kastanos 7), L.Coulibaly 6, Ruggeri 6 (79’ Zortea); Verdi 7 (83’ Perotti), Djuric 6 (80’ Bonazzoli).
CAGLIARI (3-5-2): Cragno 6; Ceppitelli 6 (78’ Baselli), Lovato 5.5, Altare 6.5; Bellanova 5.5, Deiola 5.5 (69’ Pereiro 6), Grassi 7, Rog 6 (58’ Marin 6), Lykogiannis 5.5; Joao Pedro 6, Pavoletti 5.5 (69’ Keita Baldè 5.5).
Espulso: 68’ Ribery, dalla panchina
Ammoniti: Bohinen, Pavoletti, Cragno, Zortea, Perotti, Gyomber
