Nel corso di una tappa a cronometro del Giro d’Italia molto particolare, corta e velocissima ma con una faticosissima salita finale, Yates fa valere la sua potenza
Il britannico Simon Phillip Yates conquista la tappa a cronometro, seconda frazione del Giro d’Italia con due secondi di vantaggio su Van der Poel che conserva la maglia rosa.
Una splendida frazione di Yates, estremamente solido sia nel tratto pianeggiante che in quello finale che lo ha visto migliorare addirittura la sua media rispetto agli avversari.
Dopo il prologo di ieri, vinto da Mathieu Van der Poel, si resta in Ungheria con una suggestiva cronometro tra Buda e Pest, nelle strade cuore della capitale magiara. Un bel contesto, con tantissima gente e un tracciato interessante e atipico che prevede solo nove chilometri, e dunque distacchi minimi. Ma una insidiosa rampa nel chilometro conclusivo reso ancora più dura da alcuni tratti su un ciottolato fastidiosissimo. Il britannico Yates è il primo ad abbassare considerevolmente il tempo attestandosi su un eccellente 11.50’.
Brillantissimo Vincenzo Nibali, su un tracciato non particolarmente congeniale allo Squalo nel quale tuttavia il messinese si esprime bene. Chiude con 30” di ritardo,
Dopo l’exploit di Yates la gara vera e propria comincia con Richard Carapaz, sesto ieri, uno dei grandi favoriti, che cerca di spingere al massimo ma perde molto nel finale: 12.18’ il tempo dell’ecuadoregno. Atteggiamento molto aggressivo di Mathieu Van der Poel che si prende tutti i rischi necessari tenendo una media molto veloce e limando ogni curva su ogni transenna. Chiude con tre secondi di ritardo alle spalle di Yates, davanti a Dumoulin, Sobrero, Tulett e Foss.
In classifica generale Van der Poel guadagna, soprattutto sul grande avversario Carapaz: l’olandese difende 11” su Yates, 16” su Dumoulin e 24” su Sobrero che conserva la maglia bianca.
Domani un’altra frazione destinata a una lunga fuga o alla volata dei velocisti. Partenza da Kaposvar e arrivo a Balatonfured due traguardi sprint lungo i 201 km di percorso tutti intorno allo splendido Lago Balaton e un solo traguardo volante a una trentina di chilometri dall’arrivo. Volatona finale con 500 metri tutti dritti in leggerissimo falsopiano.
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