Ferrari all’attacco, a Miami con l’arma segreta: Verstappen senza scampo. A Maranello hanno studiato la strategia per battere Red Bull
C’è grande curiosità per il debutto nel Mondiale di Formula 1 del tracciato cittadino di Miami, tra le novità di queste stagioni. Tutti i team partiranno da zero, ma c’è chi dopo il GP di Imola ha lavorato per farsi trovare ancora più pronto, come la Ferrari.
Fino ad oggi infatti la SF 75 ha dimostrato di essere allo stesso livello della Red Bull in molti settori e con tutte le condizioni, ma paga nello spunto veloce. E sul circuito della Florida che ruota attorno all’Hard Rock Stadium dei Miami Dolphins di football ci saranno due rettilinei infiniti, che lo avvicinano a Jeddah ma anche alla parte finale di Baku.
Sulla carta quindi pane per i denti di Verstappen e Perez. Per questo a Maranello hanno deciso di sfoderare l’arma segreta per far saltare il banco. Sulla numero 16 di Charles Leclerc, come ha anticipato Motorsport.com e confermato il Corriere dello Sport, sarà montata la nuova power unit Ferrari, la seconda della stagione.
Una rotazione già prevista, ma anticipata rispetto ai programmi. In fondo è lo stesso motore che aveva già montato Carlos Sainz a Imola, anche se in quel caso era stato per problemi tecnici. Ora è una precisa scelta e le simulazioni delle ultime settimane hanno confermato che potrebbe essere la mossa giusta.
Ferrari all’attacco, a Miami con l’arma segreta ma anche la Mercedes farà cambiamenti
Ma a Maranello hanno anche lavorato per ridurre il problema del porpoising, i saltellamenti che mettono in crisi prestazioni e piloti. La stessa modifica a cui hanno lavorato in Mercedes, ma non è tutto perché il Team che ha dominato le ultime otto stagioni è indietro in tutto.
Le W13 di Lewis Hamilton e George Russell fino ad oggi hanno dimostrato problemi di velocità ma anche di maneggevolezza nei tratti misti. A Miami arriverà un assetto ribassato e non solo. Toto Wolff ha svelato che dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna la squadra ha lavorato a lungo per risolvere i troppi problemi evidenziati e qualche risposta è stata anche trovata.
“Abbiamo provato diverse direzioni per migliorare la macchina e faremo ancora degli esperimenti a Miami per vedere se le simulazioni corrispondono. Ho visto che dopo il difficile inizio tutti hanno voglia di reagire e siamo determinati per capovolgere la situazione”.