Tra le tante vittorie di Diego Armando Maradona bisogna oggi annoverare anche quella ufficializzata ieri, a un anno e mezzo dalla morte del Pibe
La grandezza di Diego Armando Maradona è stata quella di diventare un personaggio trasversale, globale. Molto prima di Internet e della globalizzazione digitale.
E sicuramente lui per primo sarebbe stato estremamente felice della vittoria di Paolo Sorrentino e del suo film dedicato allo storico dieci di Napoli e Albiceleste.
Il regista italiano infatti ha conquistato i due premi più significativi del David di Donatello, uno dei riconoscimenti più prestigiosi in ambito cinematografico. I David sono stati consegnati ieri sera in diretta televisiva su RAIUno nel corso di una lunga serata di gala condotta da Carlo Conti e Drusilla Foer.
Paolo Sorrentino, splendido regista che ha portato all’Italia anche l’Oscar per “La Grande Bellezza”, grandissimo appassionato di calcio oltre che di musica, ha dedicato a Maradona uno dei suoi capolavori: “É stata la mano di Dio”. Il film, annunciato come uno dei capolavori della stagione cinematografica 2022, racconta con una splendida narrativa documentaristica la parabola di Maradona. Dall’apice del Mondiale vinto in Messico. In particolare i due gol ormai leggendari contro l’Inghilterra, battuta con una travolgente azione personale e con il famoso tocco di mano sottoporta: “la mano di Dio”.
Sorrentino, molto emozionato, è salito sul palco per raccogliere i premi per il Miglior Film e la Miglior Regia dedicando la vittoria alla sua famiglia. Sorrentino si era presentato con “É stata la mano di Dio” anche agli Oscar, ma il film su Maradona non aveva ottenuto la considerazione sperata che invece l’Accademia del cinema italiano ha voluto riconoscere in modo inequivocabile. Al film di Sorrentino è andato anche il premio per la Miglior Fotografia, curata da una collaboratrice storica di Sorrentino, Daria D’Antonio.
“Qui ci sono molti napoletani – ha detto Sorrentino ritirando il premio per la miglior regia – vorrei ringraziare soprattutto loro. E mia moglie Daniela, i miei figli Anna e Carlo e poi una ragazza che si chiama Ludovica Bargellini. Era un’attrice e ha lavorato con me ai costumi e che purtroppo da pochi giorni non c’è più”.
Ludovica Bargellini, 35 anni, aveva recitato con Sorrentino in “The Young Pope” ma lavorava anche come pittrice e costumista. É scomparsa tragicamente il 19 aprile scorso in un incidente stradale a Roma.
Molto toccante sul palco il momento di condivisione tra Paolo Sorrentino e Antonio Capuano cui proprio Sorrentino ha consegnato il David speciale alla carriera. Capuano fu il primo a credere nel talento di Sorrentino: “Un maestro di libertà e vitalità, il suo cinema è un ritratto di vitalità. Gli sono molto grato. Mi ha assunto la prima volta quando ero ragazzo, in tre secondi, senza che ce ne fosse un motivo valido. Non avevo mai lavorato prima, gliene sarò per sempre grato”.
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