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MotoGP, decisione immediata: una scuderia lascia il motomondiale

Si attende una conferma ufficiale ma a quanto pare una prestigiosa scuderia del Motomondiale ha deciso di lasciare la MotoGP

Questa mattina in Giappone davano la notizia per ufficiale. E ora si attende solo la conferma della scuderia italiana, che ha sede in Italia.

La Suzuki, sedici titoli mondiali, l’ultimo nel 2020 (Foto ANSA)

La Suzuki lascia la MotoGP. Una decisione clamorosa dettata dall’emergenza di un momento difficile da un punto di vista finanziario, non solo per le conseguenze della pandemia ma anche per l’incertezza determinato dal confine tra Russia e Ucraina.

MotoGP, la Suzuki lascia

Che quello di domenica scorsa a Jerez non fosse un gran premio come gli altri lo si era intuito da alcune voci che erano arrivate dalla sede centrale della Suzuki, nei quartieri generali di Hamamatsu. Si parlava di una riduzione dell’impegno sportivo, forse anche di un addio, magari dal 2024. La realtà invece è di gran lunga peggiore: la scuderia smobiliterà fin dalla fine di quest’anno.

Decisione irrevocabile

Non è la prima volta che la Suzuki lascia il motomondiale. In gara dal 2002 al 2011 la casa giapponese si era ritirata per tre stagioni. Poi era rientrata nel 2014 con una presenza sperimentale e una sola moto affidata a Randy De Puniet. Da lì otto stagioni piene nel corso delle quali la scuderia ha conquistato quattro vittorie e trenta podi portando a casa nella tribolatissima stagione condizionata dal Covid un doppio titolo mondiale, costruttori e piloti, con Joan Mir.

Rins in pista con la Suzuki ufficiale a Jerez (Foto ANSA)

Nelle ultime settimane si erano diffuse molte voci sul futuro della scuderia. Mir sembrava essere vicinissimo alla Honda e alla firma di un contratto con la scuderia ufficiale. Rins, non più di tre giorni fa si diceva convinto di poter proseguire il suo impegno con la Suzuki anche nel 2023. Stando invece alle notizie e ad alcune conferme autorevoli, la scuderia giapponese lascerà il motomondiale già dopo l’ultima prova di quest’anno, a novembre, a Valencia.

Complessivamente la Suzuki ha conquistato sedici titoli mondiali, sette dei quali nella classe regina grazie al contributo di personaggi mitici come Uncini e Lucchinelli, Barry Sheene e Kenny Roberts Jr.

Mauro Marchina

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