Girandola di gol nella sfida che chiude il capitolo degli anticipi della 35esima di Serie A tra Spezia e Lazio
Tanti gol, tante occasioni ma i punti se li porta via la Lazio e lo Spezia, per altro ormai vicinissimo alla salvezza, non può che accontentarsi.
Gli spezzini rimangono otto punti sopra la retrocessione a tre giornate dalla fine – ma con la Salernitana ha due gare in meno. La Lazio scavalca la Roma nella corsa al quinto posto.
Una partita divertente e giocata a viso aperto da entrambe le squadre con qualche errore difensivo di troppo, è vero. I tanti errori della Lazio agevolano lo Spezia. Ma a tempo scaduto è proprio un pasticcio difensivo dei padroni di casa a regalare i tre punti alla squadra capitolina.
Lo Spezia parte con maggiore convinzione rendendosi subito pericoloso e al 10’ è già in vantaggio. Su una incredibile disavventura della difesa della Lazio. Calcio di punizione dello Spezia, Basic e e Strakosha non si capiscono e dell’incomprensione approfitta Amian che insacca il gol del vantaggio. Lazio estremamente aggressiva che costringe lo Spezia in difesa per lunghi e concitati minuti. Due gli interventi decisivi di Provedel che tuttavia non può nulla sul calcio di rigore di Immobile che, al 34’, riporta le sorti del match in parità. Penalty concesso per un tocco di braccio di Nikolau. Non passa nemmeno un minuto e lo Spezia torna in vantaggio, questa volta con Agudelo. Altro clamoroso errore difensivo, stavolta di Patric che, ultimo uomo, perde il pallone. Lo spezzino insacca eludendo l’ultimo intervento di Strakosha.
Anche nel secondo tempo è lo Spezia a partire meglio: ma la Lazio pareggia di nuovo al 54’ con una carambola nata da un ottimo inserimento di Zaccagni che finisce per penalizzare Provedel. Pochi secondi ed è di nuovo lo Spezia a portarsi in vantaggio: colpo di testa pesantissimo di Hristov su centro di Verde. La Lazio non si scompone, non più di tanto: riprende ad attaccare a schiacciare la difesa di casa che al 69’ capitola per la terza volta. Stavolta è Milinkovic-Savic a siglare l’ennesimo pareggio con un gran tiro. Qui lo Spezia, forse erroneamente, ritiene che il più sia fatto, e che si possa anche amministrare un pareggio comunque prezioso anche se la vittoria avrebbe significato praticamente la salvezza.
La Lazio non è dello stesso avviso. Merito soprattutto di Luis Alberto che, in campo da metà ripresa in poi, tiene la sua squadra estremamente alta e offensiva. É Acerbi l’uomo della provvidenza, proprio il difensore protagonista delle polemiche in settimana per quella mezza smorfia che sembrava un sorriso dopo la sconfitta contro il Milan. Suo il tocco decisivo a tempo scaduto dopo una respinta di Provedel su calcio di punizione di Immobile e il tiro a rete di Luis Alberto.
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SPEZIA – LAZIO 3-4
9′ Amian, 32′ Immobile rig., 33′ Agudelo, 54′ Provedel aut., 55′ Hristov, 69′ Milinkovic-Savic, 90′ Acerbi
SPEZIA (4-2-3-1): Provedel 6.5; Amian 6.5, Hristov 7, Nikolaou 5, Reca 5; Maggiore 6 (81’Bastoni), Kiwior 6; Verde 6.5 (78′ Antiste), Agudelo 7 (81′ Kovalenko), Gyasi 5.5; Manaj 6 (88′ Salcedo).
LAZIO (4-3-3): Strakosha 5; Lazzari 6, Acerbi 6.5, Patric 5.5 (86′ Luiz Felipe), Marusic 5.5; Milinkovic-Savic 7.5, Cataldi 5.5 (93′ Leiva), Basic 5.5 (58′ Luis Alberto 7); Felipe Anderson (93′ Romero), Immobile 7, Zaccagni 7.
Ammoniti: Zaccagni, Manaj, Amian, Kovalenko
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