Michael Schumacher, la storia continua: un appuntamento da brividi. Una gara simbolo della sua leggenda sta per tornare in calendario
Come è successo a Lewis Hamilton negli ultimi 15 anni, anche Michael Schumacher ha lasciato la sua impronta su moltissime piste che hanno fatto la storia del Mondiale di Formula 1. Ma ci sono circuiti che più gli stanno a cuore e per i tifosi sono un dolce ricordo.
Succedeva ad esempio ogni volta che il campione tedesco gareggiava sulle piste di casa che per diversi anni si sono alternate. Un po’ il Nurburgring, ma molto di più a Hockeheim. Lì in tutta la storia la Ferrari ha vinto ben 12 volte e tre portano il nome di King Michael (più una quarta quando giocava ancora la Benetton).
Ogni volta era un bagno di folla, esattamente come gli succedeva a Monza. E l’ultima è stata nel 2006, quando aveva ancora per le mani una monoposto vincente anche se alla fine di quella stagione non aveva vinto il Mondiale Piloti. La buona notizia è che nel prossimo futuro la pista vicina a Heidelberg tornerà in pianta stabile nel calendario.
Michael Schumacher, la storia continua: accordo decennale, è quasi tutto pronto
L’ultima gara disputata ad Hockenheim è stato il GP di Germania 2019 vinto da Max Verstappen. Ma da quel momento i rapporti tra gli organizzatori tedeschi e i vertici del Mondiale di Formula 1, anche per colpa della crisi, si sono raffreddati. E complici i debutti di piste sempre più strane, in Paesi mai toccati prima dal Circus, sembrava che non ci fosse più posto.
La novità è che Hockenheim sta per tornare in calendario fin dalla prossima stagione. Secondo alcuni media inglesi, l’accordo con Liberty Media sarà decennale e partire già dal 2023 ed è anche possibile che a quel punto salti una gara come il GP di Francia a Le Castellet, poco amato da tutti.
Una mossa commerciale strategica, anche considerando il prossimo ingresso nel Mondiale di Formula 1 di marchi imporranti come Porsche e Audi dal 2025 o al massimo dall’anno dopo. Il mercato tedesco è strategico per tutti e la F1 non può pensare di vivere soltanto con tre gare negli Stati Uniti.