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Calcio

Stop definitivo al campionato, è ufficiale: il titolo non verrà assegnato

Stop definitivo al campionato, è ufficiale: il titolo non verrà assegnato

“In questo momento il nostro paese affronta un’ora buia e drammatica, occupiamoci delle vere emergenze”.

Scene di guerra alle porte di Kiev (Foto ANSA)

É categorica e comprensibile la dichiarazione del ministro dello sport ucraino Denis Minin, ultimo portavoce di un governo che al momento è facente funzione in uno stato di guerra.

Ucraina senza campionato

Seguendo le indicazioni del governo e del presidente della Repubblica Volodymyr Zelensky, la Lega calcio professionistica ucraina ha deciso di archiviare il campionato 2021-22, interrotto il 24 febbraio 2022 alla vigilia dell’invasione dell’armata russa al di là del confine. Il campionato sospeso è definitivamente finito. Senza un vincitore.

Futuro drammatico

L’ultima classifica vedeva al comando della graduatoria lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi, con due punti di vantaggio sulla Dinamo Kiev allenata da Mircea Lucescu. Diciotto le partite giocate, quattordici quelle non disputate. Non sarà assegnato il titolo nazionale, non saranno applicate retrocessioni. Molta incertezza su quelle che dovrebbero essere le posizioni che un domani potrebbero portare in Europa.

In teoria l’Ucraina dovrebbe portare la squadra campione in Champions League, la seconda in classifica alla fase di qualificazione della principale competizione europea, la terza all’Europa League con la quarta e la quinta alle qualificazioni di Conference League. Ma in questo momento la Lega non è in grado di garantire alcun futuro, né al campionato né alle squadre ucraine nelle competizioni internazionali.

De Zerbi, con il ribbon ucraino petto, campione solo ‘virtuale’ del campionato ucraino   (AnsaFoto)

Per la verità ci sono moltissimi dubbi anche sulla partita che la squadra nazionale dovrebbe sostenere il 1 giugno a Glasgow contro la Scozia. Si tratta della prima gara dei playoff di accesso ai Mondiali 2022 in Qatar. La partita è stata fissata. La federcalcio scozzese si è offerta di ospitare la nazionale ucraina per tutto il tempo necessario per riorganizzarsi in vista della gara. Ma in Ucraina vige la legge marziale, la stragrande maggioranza dei giocatori della Nazionale – cui è stato garantito di poter partecipare alla gara – sono impegnati in combattimento. Persino il CT della squadra, Oleksander Petrakov ha ammesso che giocare in questa situazione è del tutto inopportuno: “Dipendesse da me sarei a combattere – ha detto il tecnico – ma ho più di 60 anni e non me lo permettono. Pensare di giocare una partita di calcio in questa situazione è un’assurdità…”

Mauro Marchina

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