La conferma di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale dopo il fallimento delle qualificazioni al Mondiale potrebbe non essere definitiva
La scelta di riconfermare Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale azzurra è legata soprattutto ai prossimi impegni dell’Italia.
Indipendentemente da tutto gli Azzurri si giocheranno un trofeo importante, la prima coppa Intercontinentale per nazioni che la FIFA ha voluto tra l’Argentina che ha vinto la Copa America e l’Italia che ha conquistato l’Europeo.
Poi inizierà il primo percorso eliminatorio della UEFA Nations League e a novembre, quando le 36 squadre qualificate si giocheranno il trofeo più importante in Qatar, l’Italia resterà a guardare, dedicandosi a una lunga serie di allenamenti collegiali. Non è detto per allora che Mancini sarà ancora al suo posto. Tra la Federcalcio e il CT c’è un accordo di proseguire il lavoro. Ma la FIGC sa bene che Mancini ha molte opportunità, in particolare all’estero. E il tecnico vuole garanzie che il processo di ristrutturazione che ha nella nazionale azzurra il suo punto di riferimento non resti lettera morta.
In questi ultimi giorni si è parlato molto di chi potrebbe prendere il posto di Mancini sulla panchina della nazionale. E tra i molti nomi è spuntato oltre a quello di Fabio Cannavaro anche quello di Marcello Lippi. Un clamoroso ritorno per il CT che ha vinto il Mondiale in Germania nel 2006, uscendo però malamente al primo turno del Mondiale 2010 in Sudafrica, l’ultimo per altro giocato dalla squadra azzurra dopo le qualificazioni fallite per Russia 2018 e Qatar 2022.
Rispondendo al programma Radio Anch’Io della RAI Marcello Lippi ha escluso non solo di tornare sulla panchina della Nazionale, ma anche quello di un nuovo impegno da tecnico… “Dopo la mia ultima esperienza in Cina ho chiuso” ha detto l’ex CT.
Il tecnico per altro non ha ricevuto alcun invito: “Non ho ricevuto chiamate, ma anche se l’avessi ricevuto avrei rispettosamente rifiutato. La mia esperienza di allenatore si è conclusa. Quanto all’Italia si riprenderà: ha qualità, anche se in questo momento ci manca qualcosa. Ma dobbiamo essere fiduciosi. Il successo all’Europeo è stato qualcosa di grandioso, indipendentemente da tutto”.
L’Italia di Roberto Mancini è stata insignita del titolo di “squadra dell’anno 2022” dalla Laureus Academy proprio grazie al trionfo di Wembley.
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