“Siamo all’assurdo”, clamorosa esclusione in Formula 1: nuova bufera!
Tutto è pronto a Imola per la quarta tappa della stagione di Formula 1. Ci si attende un pubblico straordinario per festeggiare il momento davvero meraviglioso della Ferrari, prima in classifica.
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Ma ci sono anche molti motivi di polemica in particolare da parte di Nikita Mazepin, messo da parte dalla sua scuderia – la Haas – dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
Formula 1, la vicenda di Mazepin
La vicenda è nota. Il contratto di Mazepin, alla Haas dalla scorsa stagione, anche grazie ai considerevoli investimenti di suo padre, il multimiliardario Dmitry Mazepin, proprietario della Uralkali, main sponsor della scuderia, è stato risolto. Inconciliabili le relazioni tra la famiglia Mazepin e Vladimir Putin e la presenza del pilota, l’unico rappresentante russo, in Formula 1. Contestualmente la FIA ha deciso anche di cancellare il gran premio di Sochi a tempo indeterminato.
“Escluso in modo volgare”
Le vicissitudini dei Mazepin sono proseguite con moltissime questioni ancora aperte: in molti paesi i loro capitali sono stati confiscati e congelati. In Sardegna uno splendido villaggio turistico che sorge nei pressi di Porto Cervo e che è riconducibile a una delle loro molte attività, è sotto sequestro. Mazepin, sostituito nel campionato di Formula 1 da Kevin Magnussen, non può correre.
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Ma le sue ultime dichiarazioni alla CNN non mancheranno di suscitare molte polemiche: “Siamo all’assurdo – ha dichiarato Mazepin – i soldi russi vanno bene per correre e sono regolarmente utilizzati dalle scuderie anche dopo che i marchi e le sponsorizzazioni spariscono dalle tute e dalle livree delle auto. Le scuderie che dimostrano di rinunciare a soldi che arrivano da aziende russe hanno accesso a fondi speciali. Ma io… non posso fare il mio lavoro. Anche se da tempo ho assunto una posizione del tutto neutrale a quello che sta accadendo”.
Mazepin è convinto di potere tornare. Ma sa che la cosa non sarà a breve: “Sono neutrale perché sono un atleta. Mi piacerebbe tornare perché ho ancora molto da dimostrare. La Haas si è comportata molto male con me. Essere cacciato come se si fosse colpevoli è stato volgare”.