Atp Montecarlo: Fognini e Tsitsipas, i campioni delle ultime due edizioni del Rolex Masters, in campo nell’ultimo match di martedì 12 aprile
Dopo le oltre tre ore di durata del match tra Djokovic e Davidovich Fokina, vinto a sorpresa da quest’ultimo al terzo set, Fognini e Tsitsipas scendono in campo sul Centrale nel confronto che assegna un posto agli ottavi di finale.
La partita inizia subito in salita per Fognini che smarrisce subito il servizio e si ritrova sotto 3-0 nel primo set. Tsitsipas ha un’opportunità, in risposta, per il possibile 0-4 ma non la sfrutta. E’ l’unico guizzo per l’azzurro che azzera, per un frangente, gli errori e dal possibile doppio break a sfavore, rimonta, strappa a sua volta il servizio al greco e impatta 3-3.
La parità, tuttavia, è effimera. Tsitsipas torna prontamente in partita e assesta uno score di 6 game di fila che riporta il match dalla sua parte. Sotto 6-3; 3-0, Fognini è sempre più nervoso e si becca un warning per il quasi inevitabile lancio della racchetta. Il match è segnato, Fabio esce completamente dalla partita e Tsitsipas, sempre concentrato, ne approfitta. Senza fatica, il greco assesta un ulteriore score di 12 punti a 2 e arriva comodamente al 6-0. Il tutto in poco più di un’ora di gioco.
Fognini, un ko con effetti anche sul ranking
Tsitsipas tornerà in campo giovedì nell’ottavo di finale contro il vincente del match Sonego e Djere, impegnati domani. Fognini, invece, con la sconfitta odierna perde anche la residua parte di punti da difendere dopo la vittoria del 2019. Di conseguenza, l’azzurro, attuale numero 32 Atp, scivolerà e di parecchio nel ranking.
Fabio tornerà in campo la prossima settimana all’Atp 250 di Belgrado, torneo organizzato dalla famiglia Djokovic e vinto, lo scorso anno, da Berrettini. Fognini ha optato per l’evento in Serbia al posto dell’Atp 500 di Barcellona, città nella quale ha vissuto e si è allenato a lungo. Nell’edizione 2022 del torneo catalano, Fabio è stato squalificato nel corso del match contro Zapata Miralles per “Verbal Abuse” ovvero per presunte espressioni offensive nei confronti di un giudice di linea.