Una stagione davvero da dimenticare per LeBron James che, dopo avere fallito l’ingresso alla post season coi Los Angeles laker, subisce un’altra batosta
Nella legge dei grandi numeri che premiano i fuoriclasse di valore assoluto spiccano anche i momenti più bui.
Negli Stati Uniti la chiamano “serie nera”, un periodo caratterizzato da prestazioni di basso profilo, infortuni, problemi assortiti che impediscono ai fuoriclasse che determinano gli standard altissimi della NBA di fare la differenza.
Non c’è dubbio che il 2022 di LeBron James sia stata probabilmente la serie nera per eccellenza di un fuoriclasse destinato a restare nella storia del campionato professionistico americano di basket come uno dei campioni più forti di tutti i tempi. Ma, questa volta, la stagione che va agli archivi, è per lui una delle peggiori di sempre. soprattutto per la sua amatissima conclusione.
Con i Los Angeles Lakers ormai definitivamente fuori dalla post season, bruciati aritmeticamente dai San Antonio Spurs e senza alcuna possibilità di recuperare sugli ultimi due posti ancora disponibili, LeBron James ha annunciato la decisione di chiudere anzitempo la regular season saltando le ultime due partite della stagione.
Una decisione sofferta ma concordata con il club che ha deciso di tenerlo a riposo. Sia nel match di ieri notte in casa con gli Oklahoma City Thunder, vinto dai Lakers 120-101, che nella trasferta di domani, a Denver, contro i Nuggets che chiuderà la stagione disgraziata dei gialloviola.
LeBron James, da tempo sta combattendo con una fastidiosa distorsione alla caviglia che richiede terapia, riposo e forse anche un intervento chirurgico. “Il Re” ha stretto i denti fino all’ultimo istante nel tentativo di conquistare quello che era il suo obiettivo minimo, l’ennesimo titolo di capocannoniere. Il testa a testa con Joel Embiid lo vedeva al secondo posto: sarebbero servite altre due partite e non c’era alcuna garanzia di superare la media della stella dei Philadelphia 76ers. Di qui la scelta di non rischiare.
Una stagione pessima per i Lakers, più che per LeBron James che comunque chiude confermandosi su un livello assoluto di prestigio: 30.3 punti di media che considerando le 19 stagioni da professionista e i 37 anni suonati restano un’enormità in una squadra che quest’anno ha deluso, mancando i playoff per la seconda volta in quattro stagioni.
“Il Re” si è limitato a una considerazione di poche parole rivolte a un giornalista amico che gli ha chiesto semplicemente come stesse. “That’s the way it is” ha riposto il fuoriclasse, facendo capire che l’esigenza era quella di accettare il verdetto e pensare al futuro. Che per lui è un’altra stagione nei Lakers, forse l’ultima, a quasi 45 milioni di dollari di ingaggio.
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