Partita di grande consistenza, fisica ed emotiva, per il giovane Alcaraz che conquista il Masters Miami, il primo masters 1000, in carriera battendo in due set Casper Ruud
Aveva già dimostrato molto delle sue potenzialità Carlos Alcaraz, talento straordinario, qualcosa di più di una semplice promessa.
Ma se mai ce ne fosse bisogno la sua vittoria al Masters 1000 di Miami al termine di una settimana semplicemente trionfale, le premesse e le promesse sono ampiamente mantenute. Ci troviamo di fronte a un talento in grado di illuminare la scena per gli anni a venire.
In un momento di profonda trasformazione per il tennis internazionale, che cerca di allungare disperatamente la carriera di mostri sacri come Nadal, Federer e Djokovic e che vive le incertezze di chi come Medvedev o Zverev ha qualità straordinarie ma fatica ancora a trovare la grandissima continuità ad alti livelli, Carlos Alcaraz è una splendida notizia per tutti gli appassionati.
In una sfida giocata con il piglio del consumato veterano, Alcaraz gioca una partita dai due volti. Il primo lo vede subire, in modo un po’ intimorito, la forza di Ruud, efficacissimo sulla prima palla di servizio, capace di portarsi a pochi punti dal primo set salvo poi perdere due volte il servizio e faticare enormemente nel game decisivo, davvero splendido, che lo vede annullare due palle set e sfiorare anche una palla break.
Il secondo volto di Alcaraz viene fuori nel secondo set, quando lo spagnolo pone immediatamente le basi del suo trionfo, fin dalle primissime giocate, portandosi sul 3-0 e strappando due volte il servizio al suo avversario. Ruud, alle corde e in affanno, soprattutto dopo un interminabile primo game, ha la forza di reagire e di aggrapparsi a un servizio sempre molto puntuale. Ma non basta. Alcaraz chiude con pieno merito sul proprio turno di servizio 7-5 6-4 in un game a zero e con un ace. Una conclusione da atleta di enorme esperienza.
Alcaraz conquista la sua 18esima vittoria stagionale, due sole sconfitte (una con Berrettini) e diventa anche il più giovane vincitore nella storia del torneo di Miami. Lacrime per lui e per il suo suo allenatore, Ferrero, commosso insieme alla madre del campioncino spagnolo ai bordi del campo.
“Sono commosso e felice, grato al mio team e alla mia famiglia per l’appoggio e il sostegno che mi hanno accompagnato fin qui – dice Alcaraz, molto lucido anche nelle dichiarazioni di una vittoria per lui comunque storica – ho cercato di attaccare Ruud e di rispettare le mie caratteristiche di gioco che sono sostanzialmente sempre molto offensive.
Una vittoria quella di Alcaraz che vale l’11esima posizione nel ranking mondiale e che pesa anche su Jannik Sinner, al momento fuori per infortunio, che perde una posizione.
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