Autovelox, buone notizie per gli automobilisti: la sentenza è definitiva. Un verdetto della Corte di Cassazione accoglie il ricorso di un cittadino multato per eccesso di velocità
La Cassazione arriva in soccorso dei cittadini. La suprema Corte chiarisce, con una sentenza che non lascia spazio a dubbi, con quali modalità le multe per eccesso di velocità comminate grazie all’utilizzo del famigerato Autovelox possono essere imposte agli automobilisti. Le sanzioni per eccesso di velocità elevate con apparecchi di controllo elettronico posti a bordo strada su veicoli in ‘borghese’ delle Forze dell’Ordine possono essere impugnate e annullate se l’Autovelox, seppure preceduto da cartello che avvisa della sua possibile presenza, non è ben visibile da parte di automobilisti, camionisti o motociclisti.
Si tratta di un verdetto di enorme importanza. Questa nuova interpretazione restrittiva delle norme del Codice della Strada, contenuta nell’Ordinanza 4002 dell’8 febbraio che cassa una sentenza del Tribunale di Vicenza, apre la strada alla possibilità di un gran numero di ricorsi da parte di guidatrici e guidatori multati per eccesso di velocità con Autovelox montati su auto civetta. Nel dispositivo della sentenza i giudici della Cassazione chiariscono un concetto essenziale: “L’articolo del Codice della Strada, che dispone che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, va interpretato nel senso che, tanto per le postazioni fisse quanto per quelle mobili, il requisito della preventiva segnalazione della postazione ed il requisito della visibilità della stessa sono distinti ed autonomi e devono essere entrambi soddisfatti ai fini della legittimità della rilevazione della velocità“.
Autovelox, gli esperti precisano: “La norna va applicata sia a postazioni fisse che mobili”
Nel commentare gli effetti della sentenza, gli esperti del periodico specializzato All-In Giuridica di SEAC, chiariscono: “Deve essere tenuto in considerazione che la norma del Codice della strada si applica tanto alle postazioni fisse, quanto a quelle mobili, evidenziando che se le postazioni di controllo mobile non sono esonerate dal requisito della preventiva segnalazione deve escludersi che le stesse siano esonerate dal requisito della visibilità“.
Come sottolineato anche dagli esperti, la Cassazione nell’accogliere il ricorso ha confermato la validità dell’impostazione ministeriale e chiarito anche il significato corretto della frase ‘segnalati e ben visibili’ riferita agli Autovelox, prevista dal comma 6bis dell’articolo 142 del Codice della Strada.