Autovelox e tutor, terrore dei guidatori: ma c’è un rimedio legale per tutti. Attenzione alle scorciatoie facili, rischiate multe pesanti
Il principio è assolutamente corretto, perché se esistono i limiti di velocità devono essere rispettati e in fondo si applica la legge. Solo che con il tempo gli autovelox e i tutor in autostrada sono diventati i principali nemici dei guidatori.
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In città come in autostrada il principio è uno solo: l’automobilista deve rispettare i limiti e chi controlla deve rispettare le regole. Ciò significa che tutti gli strumenti per controllare la velocità fatta segnare dai mezzi di trasporto devono essere preventivamente indicati. E qui scatta la questione: chi compra navigatori o scarica App che segnalano autovelox e tutor commette reato?
In realtà è tutto spiegato da diverse sentenze della Cassazione oltre che da una circolare del ministero degli Interni diffusa nel 2006 e valida ancora oggi. Il Codice della Strada vieta la commercializzazione e l’utilizzo di dispositivi che segnalano la presenza e la localizzazione delle apparecchiature di rilevamento. Nel caso, scatta una multa da 827 a 3.312 euro e la confisca dello strumento utilizzato dall’automobilista.
Autovelox e tutor, terrore dei guidatori: l’unico metodo legale è questo
E allora come fare? In realtà le App e i navigatori sono assolutamente legali quando indicano i luoghi nei quali sono piazzate le colonnine degli autovelox. Dare la mappa delle postazioni non infrange la legge, perché sono quelle in cui ‘teoricamente’ è piazzato lo strumento di controllo e quella è un’informazione pubblica. E comunque la presenza di un autovelox o del tutor autostradale deve essere sempre annunciata con apposita segnaletica stradale con la scritta “Controllo elettronico della velocità”.
Diverso è il discorso per gli apparecchi che invece intercettano i segnali di controllo e passano le informazioni ad altri automobilisti. Insomma, fare le spie credendo di rendere un servizio utili, si trasforma in un boomerang.
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In realtà esiste un solo metodo legale per essere certi di non incorrere in sanzioni. Consultare il sito della Polizia di Stato, sul quale sono resi noti i tratti stradali giorno per giorno nei quali sono operativi gli strumenti di controllo della velocità. Non è una certezza che l’autovelox sia in funzione, ma l’elenco è aggiornato costantemente.