Calcio, importante novità per il Var: cambia di nuovo tutto! Attesi sviluppi sull’utilizzo dello strumento tecnologico
Dal momento della sua introduzione ha già compiuto passi da gigante, ma crea ancora tante polemiche. La Video Assistant Referee va perfezionata, anche con la creazione di figure ad hoc.
Dalla stagione 2017/2018 la Serie A ha imparato a convivere con l’utilizzo della Var, intesa come tecnologia di ausilio alle prese di decisione degli arbitri in campo. Il nostro paese è stato tra i primi a sposare la sperimentazione e a portare avanti il protocollo introdotto dal board del calcio. Una rivoluzione copernicana che ha lanciato il pallone direttamente nel futuro, rendendo oggi quasi impossibile poter fare un passo indietro. La moviola (se banalmente vogliamo chiamarla così), consente di evitare errori grossolani e sviste che potevano falsare pesantemente un risultato. Eppure, soprattutto nel nostro campionato, le polemiche non mancano mai e l’utilizzo della Video Assistant Referee va ancora affinato. Si riscontrano infatti delle differenze sostanziali con quanto avviene a livello internazionale, dove le chiamate sono inferiori e l’autonomia del direttore di gara piuttosto salvaguardata.
Un cambiamento così importante del modo di arbitrare richiede però una formazione speciale. Per ora sono stati gli arbitri ordinari a sedere di fronte al monitor, in un’alternanza tra campo e video che non ha convinto. Proprio per questo nascerà a breve la figura del ‘varista‘, ovvero l’addetto specifico al Var. Gianluca Rocchi e tutta l’Aia ritiene che lo strumento tecnologico sia fondamentale e pertanto richieda una preparazione ad hoc. A questo proposito, durante l’estate, partirà un corso di formazione che punta a creare degli specialisti. Si occuperanno solo di questo, con l’utilizzo di maggiori telecamere e angoli visuali per avere una analisi più approfondita di quello che succede in campo. L’obiettivo è quello di arrivare a formare una squadra di ‘varisti puri’, differenziati dagli arbitri e con il solo compito di sedersi davanti al monitor.
Proprio il designatore Rocchi ha spiegato recentemente in un incontro al Museo del Calcio di Coverciano: “Potranno essere trovati tra chi ha smesso o anche tra i più giovani che dimostrano di possedere le caratteristiche giuste”.
“Sarà un corso che riguarderà arbitri che potranno diventare quinto. Ne abbiamo già quattro di ruolo e vogliamo aumentare il numero magari portandolo a 10 o più, di sicuro tutti di qualità”.
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