Rimborsi Dazn, quando è lecito chiederli? Condizioni e cifre. L’AGCom ha chiarito una volta per tutte i criteri per i consumatori italiani
L’avvio della stagione era stato un incubo per molti abbonati, ma dopo le prime giornate di Serie A Dazn ha corretto il tiro e la sua tecnologia risolvendo quasi sempre i problemi. I disservizi però ogni tanti tornano e allora scatta la domanda: posso chiedere il rimborso?
La risposta definitiva arriva adesso dall’AGCom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che ha messo paletti precisi sui servizi che Dazn deve garantire. E se queste condizioni non sono rispettate, allora per il consumatore scatta la possibilità di chiedere indietro i suoi soldi, fino al 25% dell’abbonamento mensile.
L’Agenzia ha basato il suo giudizio sulle segnalazioni ricevute nei mesi scorsi dai singoli abbonati e dalle associazioni di consumatori. Il blocco delle immagini durante la visione degli eventi sportivi, la bassa risoluzione delle immagini e la difficoltà nell’accedere alla piattaforma con tutti i servizi garantiti.
Da qui è partita per stabilire un decalogo di voci per valutare se lo streaming degli eventi corrisponda a quello che Dazn garantisce con il suo contratto o meno. Vanno dal malfunzionamento nell’accesso all’evento o alla piattaforma al ritardo massimo nelle immagini passando per il tempo di ricarica e per il numero di disconnessioni durante l’evento).
Rimborsi Dazn, quando è lecito chiederli? Anche i clienti devono essere attrezzati
Come spiega l’AGCom, ancora prima di abbonarsi l’utente dovrebbe verificare di avere una connessione internet adeguata per scaricare gli eventi. A seconda della velocità che ha la connessione, Dazn però deve rispettare alcuni criteri. Per le connessioni fino a 2 Mbps la risoluzione non può essere inferiore a 540 pixels, per quelle da 10 Mbps in su non dovrà essere inferiore a 1080 pixels.
L’’utente però potrà verificare anche altri aspetti del servizio. Il rimborso sarò possibile se durante la visione si verificano più di tre disconnessioni senza colpa dell’abbonato, oppure se ’accesso alla piattaforma o all’evento non riesce per più di cinque volte. O ancora se le interruzioni durante la trasmissione dell’evento sono complessivamente più lunghe di 270 secondi sul tempo totale.
Il rimborso parte da un minimo del 25% sul prezzo mensile dell’abbonamento, fino al 100% in casi particolari già previsti. Quindi il rimborso esiste ma non è automatico; attrezzatevi per capire se siete nel giusto.