C’era grandissima attesa per la partita in programma alla Bombonera tra Argentina e Venezuela, soprattutto per Leo Messi
L’Argentina batte il Venezuela 3-0 nella penultima partita del girone di qualificazione al Mondiale, ormai per altro conquistati con larghissimo anticipo.
Ma soprattutto è la serata di un Leo Messi a tratti incontenibile, sostenuto dal commosso applauso della Bombonera di Buenos Aires dall’inizio alla fine della partita, una standing ovation dietro l’altra.
Leo Messi, protagonista assoluto
Era inevitabile che la partita contro il Venezuela, fanalino di coda delle qualificazioni sudamericane al mondiale 2022 in Qatar, sarebbe diventata solo e semplicemente la partita di Leo Messi. A ricordare che questa poteva essere l’ultima partita del fuoriclasse di fronte al pubblico argentino era stato, prima del match, il CT Scaloni. I tifosi della nazionale argentina non si sono fatti cogliere impreparati due striscioni bandiere e tantissimi cori, uno più costante e continuo di tutti gli altri “non smettere, non smettere mai”.
Argentina-Venezuela 3-0
La partita, di fatto, è stata una pura e semplice formalità che l’Argentina ha dominato dall’inizio alla fine senza che ci sia mai stata da parte del Venezuela una sola conclusione in grado di impensierire la porta dei padroni di casa. Dopo tre nitide palle gol, alla mezz’ora del primo tempo, la rete del vantaggio la firma Nico Gonzalez, delizioso il tocco ravvicinato del giocatore della Fiorentina su un appoggio laterale di De Paul.
L’ex giocatore dell’Udinese, ora all’Atletico Madrid, continua a offrire sprazzi di gioco eccellente con Messi che, a ogni pallone toccato, scatena un autentico boato. Irresistibile l’applauso della Bombonera quando, uno dopo l’altro, semina quattro avversari prima di cedere il pallone con un vezzoso colpo di tacco. I gol decisivi nella ripresa.
Prima Angel di Maria corregge in rete un pallone calciato con potenza da fuori area dal solito De Paul. Poi, Messi, conclude in gloria quella che doveva essere, e alla fine è stata, la sua partita. Cross di Di Maria che La Pulce accomoda con il petto, prima di una finta che sbilancia il portiere e di un morbido tocco nel sacco avversario. Pubblico in piedi.
L’Argentina si conferma al secondo posto in classifica in attesa di giocare l’ultima gara in Bolivia e il recupero del match contro Il Brasile, non ancora programmato. Match che potrebbe risultare inutile essendo quattro i punti di vantaggio della Seleçao sull’Albiceleste.