Esonero Mancini, terremoto in Nazionale: le ultime

Esonero Mancini, terremoto in Nazionale: le ultime. Troppo grande la delusione dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord a Palermo

Nonostante tutti lo vogliano ancora in sella, la Federcalcio si sta preparando all’ennesima rivoluzione tecnica. La seconda esclusione di fila dai Mondiali pesa da morire su tutto il movimento.

Mancini
Roberto Mancini (AnsaFoto)

E’ finita nel modo più incredibile la rincorsa dell’Italia ai prossimi Mondiali in Qatar. La preoccupazione era tutta sull’eventuale finale da giocare con il Portogallo (vincitore 3-1 sulla Turchia nell’altra semifinale play-off) e invece a giocare un brutto scherzo è stata la Macedonia del Nord. Non sono bastati gli oltre 35.000 spettatori del Renzo Barbera di Palermo, pieno al 100% grazie alla deroga del Governo sulla capienza. Una partita nata male (gol divorato da Berardi nel primo tempo) e finita peggio (la doccia gelata firmata Trajkovski). A nulla sono valsi gli assalti di Immobile (molto impreciso) e compagni. Né il capitano di ieri sera, né Insigne, sono mai riusciti a trovare il varco giusto. Dalla panchina Raspadori, Pellegrini e Joao Pedro non hanno inciso e molti si sono interrogati sull’assenza di Zaniolo, Belotti e Scamacca dai convocati. Se per quest’ultimo c’era un motivo fisico, gli altri due magari avrebbero fatto comodo. Fatto sta che per la seconda volta di fila (mai successo nella storia ultracentenaria della nostra federazione) l’Italia i Mondiali li guarderà dalla tv. Dal 2006 non si supera il primo turno, visti i disastri anche del 2010 e del 2014, targati Lippi e Prandelli.

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Gravina
Il presidente della Figc Gravina (AnsaFoto)

Ora urge un’accurata riflessione su come ripartire dopo una debacle del genere. Al di là delle frasi di circostanza si sta valutando anche il futuro di Roberto Mancini, sempre più prossimo all’addio. Ieri al termine del match, il commissario tecnico ha dichiarato ai microfoni della Rai: 

“Se l’Europeo è stata la mia più grande soddisfazione, stasera è la mia più grande delusione a livello professionale”.

La vittoria dell’Europeo è stata strameritata, la fortuna dell’Europeo si è trasformata in sfortuna. Abbiamo dominato il gruppo, ci sono state due situazioni che di solito non capitano. Difficile dire perché e come, mi dispiace molto per i ragazzi”. Poi sul futuro aggiunge: “Delusione troppo grande per tutti per parlare di futuro”. In realtà l’idea dell’allenatore marchigiano è quella di lasciare l’incarico di comune accordo con la FIGC, nonostante abbia ancora un lungo contratto. Il presidente Gravina starebbe già pensando al possibile sostituto e si vagliano diversi nomi. Da Gattuso a Cannavaro, passando per un clamoroso ritorno di Antonio Conte qualora dovesse lasciare il Tottenham a giugno.

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