Un’altra vittima dello sport nella guerra tra Russia e Ucraina: è morta durante un bombardamento a Mariupol
Aveva soltanto 11 anni. Era una delle grandi promesse della ginnastica artistica ucraina: Kateryna Dyachenko è morta sotto le bombe che da ore stanno assediando Mariupol, la città sul Mar Nero al centro di una massiccia offensiva da parte dei russi ormai da giorni.
Kateryna era la figlia di Anastasia Meshchanenkova, la sua allenatrice, una ginnasta con un buon passato e notevole esperienza.
Ucraina, muore la stella nazionale della ginnastica
I soccorsi l’hanno estratta senza dalle macerie della sua casa insieme al corpo di suo padre. Suo fratello, nove anni e sua madre, la prima a dare la notizia della tragedia sono miracolosamente scampati.
Un’altra vittima dello sport
Kateryna Dyachenko è solo una delle tante vittime civili della guerra in Ucraina, ma la sua scomparsa ha destato profonda impressione e cordoglio non solo in Ucraina dove la sua famiglia era molto conosciuta per via del suo impegno sportivo.
Kateryna era quel che si dice una promessa: era già nella squadra nazionale giovanile di ginnastica ucraina, una delle atlete più forti, destinata a una grande carriera agonistica. A dare la notizia con un post che è sfuggito alla censura e che è stato forwardato da decine di migliaia di persone in pochissime ore è stata la madre.
Le parole di Anastasia Meshchanenkova sono un durissimo atto di accusa nei confronti delle istituzioni, nessuna esclusa: “Non ho potuto salutare mia figlia, non ci sarà un funerale, non ci sarà una tomba al cimitero. Ci è stato concesso di seppellire i suoi resti, irriconoscibili, in una busta di plastica nel giardino di casa”.
Sono almeno una decina le vittime del conflitto che avevano una vita attiva nel mondo dello sport ucraino: calciatori, ginnasti, allenatori, ciclisti. Una strage che sta azzerando non solo un paese ma anche tutta la sua base culturale, sociale e sportiva.