Red Bull (AnsaFoto)
Red Bull, l’annuncio lascia i tifosi di stucco: risolti tutti i problemi. La scuderia di Max Verstappen è pronta per il GP dell’Arabia Saudita
Dopo il doppio ritiro in Bahrain erano sorti dei dubbi riguardo l’affidabilità. Il consulente Helmut Marko ha tranquillizzato tutti spiegando il motivo che ha fermato le due vetture la scorsa domenica.
In molti erano già pronti con il dito puntato nei confronti della Red Bull dopo il doppio ritiro di Verstappen e Perez nell’ultima parte del Gran Premio del Bahrain. La scelta di costruire in casa le proprie power unit, dopo il disimpegno della Honda (che continua a fornire know-how) ha lasciato più di qualche dubbio. “Improvvisarsi” costruttori non è di certo casa semplice, anche se a livello di mercato sono state letteralmente saccheggiate Mercedes e Renault per fare qualche rapido passo avanti. La scuderia di Horner vuole tornare ad essere subito competitiva già in Arabia Saudita. Il GP di Jeddah arriva subito dopo quello di Sakhir e offre opportunità di riscatto. La cosa più importante per “le lattine energetiche” è aver individuato esattamente i problemi che hanno bloccato la propria coppia di piloti sul più bello. Al di là della vittoria Ferrari, Verstappen era apparso sempre velocissimo per tutti il week end d’esordio e anche in gara era stato capace di dare del filo da torcere a Charles Leclerc.
Helmut Marko ha voluto chiarire cosa non ha funzionato nelle loro monoposto in quei disastrosi ultimi giri di Sakhir. Intervistato dal sito tedesco F1-Insider, l’ex pilota austriaco ha voluto escludere subito che si sia trattato di noie alla batteria.
In realtà si è trattato di: “Un vuoto nel sistema di alimentazione del carburante che ha causato l’esaurimento del motore”. Poi proseguendo nella sua analisi, il consulente di Dietrich Mateschitz ha aggiunto: “Penso che potremo risolvere il problema già in Arabia Saudita, questo fine settimana. Non è vero che siamo rimasti senza benzina. Senza dare cifre esatte, ma c’era ancora abbastanza benzina nel serbatoio di entrambe le auto”. Insomma un imprevisto che non si era mai verificato nel corso dei test ma che sentendo il parere dei tecnici dovrebbe essere di facile risoluzione. A Jeddah la lotta sarà di nuovo apertissima: Red Bull contro Ferrari.
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