RC Auto truffe (ANSA)
RC Auto, danno e beffa per gli automobilisti: occhio a questi siti. Chi pensa di risparmiare aggirando i canali regolari rischia grosso
Non necessariamente si fa per fare i furbi, ma semplicemente per risparmiare. O meglio, perché non passando dalle compagnie più rinomate gli automobilisti pensano di spendere meno. E invece rischiano danno e beffa, oltre che un conto salatissimo.
Perché la RC Auto è uno di quei capitoli che pesano sempre sulle tasche di chi guida e quindi cercare vie per tagliare i costi è assolutamente lecito. Molto meno però è rivolgersi a compagnia fasulle, fittizie, che non hanno nessun valore legale. E quindi il documento che pensiamo ci possa tutelare diventa carta straccia, Con il rischio, poi, di subire anche multe salatissime.
A svelare i siti truffaldini pensa con regolarità l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) che puntualmente segnala tutti i siti internet non regolari. Sono portali senza controllo, che inviano spesso documenti falsi ai clienti e quindi di fatto non li assicurano contro nulla.
A marzo sono entrati a far parte della lista nera cinque siti: primassicura.it, assicurazioni-fast.com, iseassicurazionisrl.it; rinnovarisparmiando.com e
santonastasebroker.it. Ancora di più erano stati a febbraio 2022: agenziatime.com,
assicuresesrl.it, assileobroker.it, clientiprima.com, imperialassicurazioni.com, in-prima.it, latuapolizzaonline.com, assurance.host, assicuriamo.org, as-assicurazioni.it e
subagenziabasile.com
Ma cosa rischia in concreto l’automobilista che risulta assicurato con una compagnia fasulla? In questo caso non basta la buona fede, che nessuno eventualmente può mettere in discussione. Le sanzioni amministrative e pecuniarie scatteranno comunque e così per l’automobilista arriveranno danno e beffa.
L’Ivass però fornisce anche diversi consigli per difendersi dalle truffe online sulle RC Auto. I consumatori dovrebbero controllare anzitutto, prima di pagare il premio, che i contratti siano collegabili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati. Per questo basta consultare l’elenco reale sul sito ivass.it e verificare a chi ci si sta rivolgendo.
Allo stesso modo esiste un elenco di siti web irregolari pubblicato sempre dall’Ivass che ricorda alcune semplici regole per capire se un’impresa è regolare o meno. Se non compaiono i dati identificativi dell’intermediario assicurativo, cioè del soggetto autorizzato per legge a distribuire polizze di assicurazione, non fidarsi. Così come se manca sul sito il nome della compagnia assicurativa che emette la polizza. O ancora se non sono visibili l’indirizzo della sede, il numero di telefono, fax e l’indirizzo Pec, oltre al
numero e data di iscrizione al Registro Unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi
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