Esonero Sarri, ore decisive in casa Lazio: cosa sta succedendo. Terremoto in casa biancoceleste dopo il clamoroso ko nel derby contro la Roma. Il tecnico toscano ha parzialmente deluso
La stagione in casa Lazio ha preso una piega del tutto inattesa. Dopo che nelle ultime settimane la squadra biancoceleste sembrava aver assimilato piuttosto bene i dettami tattici imposti da Maurizio Sarri, l’eliminazione ai play off di Europa League per mano del Porto e soprattutto il clamoroso tracollo nel derby di domenica sera contro la Roma hanno fatto crollare in un colpo solo il castello di speranze e ottimistiche prospettive costruito con pazienza certosina dal tecnico di Figline Valdarno.
In particolare, il tracollo nella stracittadina al cospetto di una Roma rigenerata in tempi record da Josè Mourinho rischia di gettare delle ombre sul prosieguo del rapporto tra il club biancoceleste e l’ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus. Rapporti che in realtà secondo voci e indiscrezioni diffuse da cronisti ben informati sulle vicende di casa Lazio, si sarebbero già deteriorati da qualche settimana. Il pomo della discordia tra Sarri e il presidente Lotito sarebbe legato a un mercato che il tecnico toscano considera insufficiente e non all’altezza delle sue ambizioni.
Sarri ha accusato in particolare, più o meno velatamente, il direttore sportivo Igli Tare di aver ingaggiato giocatori non funzionali al suo progetto tecnico. Dal canto loro, il dirigente albanese e il presidente Lotito rimproverano il tecnico di scarsa capacità di adattamento al materiale umano messogli a disposizione. Un rimpallo di accuse che rischia di avvelenare il clima all’interno dello spogliatoio, soprattutto i rapporti con quei giocatori ancora orfani di Simone Inzaghi che non hanno digerito i metodi di lavoro dell’allenatore fiorentino.
La Lazio insomma rischia di diventare una polveriera e a pagarne le conseguenze potrebbe essere al termine della stagione lo stesso Maurizio Sarri. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il tecnico e la società ma molto dipenderà dall’esito del campionato, ovviamente: un’eventuale qualificazione in Europa League con una squadra in crescita sul piano del gioco potrebbe convincere la società a proseguire con lui. In caso contrario, un addio a giugno pare ad oggi l’ipotesi più praticabile.
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