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“Sarò felice anche se perderò”: Rafa Nadal a Indian Wells sfida la storia

“Sarò felice anche se perderò”: Rafa Nadal a Indian Wells sfida la storia. I tifosi avranno la partita che tutti aspettavano prima del torneo

In assenza dei dei italiani più attesi, Matteo Berrettini e Jannick Sinner finiti ko per motivi diversi, la prima semifinale del Masters 1000 di Indian Wells è comunque la più attesa. Perché in campo ci saranno presente e futuro del tennis mondiale.

Carlos Alcaraz (ANSA)

Nella notte infatti Carlos Alcaraz ha battuto 6-4 6-3 il britannico Cameron Norrie, numero 12 del tabellone e campione in carica. E così facendo si è regalato la partita più bella, perché nell’altro quarto di finale in quella parte del tabellone è passato Rafa Nadal. Una battaglia vera, quella con Nick Kyrgios, battuto 7-6 (0) 5-7 6-4.

La carriera di Carlos Alcaraz è appena cominciata ad altissimi livelli e c’è un solo precedente con il suo mentore. Risale al secondo turno dell’ATP Masters 1000 di Madrid lo scorso anno, quando il maiorchino vinse facilmente 6-1 6-2. Da allora però quello che molti considerano il suo erede è cresciuto moltissimo.

Rafa Nadal a Indian Wells sfida la storia: passato e futuro del tennis in campo

Alcaraz torna con la memoria a quella partita: “Ricordo solo che ero molto nervoso prima di scendere in campo. Adesso mi sono allenato con lui un paio di volte, so come giocare contro di lu e penso che questa partita sarà un po’ diversa . Ovviamente può distruggermi di nuovo, ma non lo so cosa succederà”.

Sa benissimo però che è da match come quelli che pasa la sua crescita e per questo “mi godrò il momento e la partita. Non capita tutti i giorni di giocare contro il proprio idolo. Sarò felice anche se perderò , ma in questo momento sono concentrato per giocare al meglio contro Nadal e poter cogliere le mie possibilità”.


Un’attesa che sta vivendo con curiosità anche Rafa Nadal come ha confessato alla fine della sua battaglia con Kyrgios: “Voi dite che sono il suo mentore ma in realtà di consigli gliene ho dati pochi. Ha un team fantastico e una testa eccezionale per avere solo diciotto anni, mi ricorda un po’ me stesso quando ero ragazzino. Ha davanti tanti  anni di una carriera pazzesca, anche se spero inizi a vincere da dopodomani, dopo la nostra sfida”.

Federico Danesi

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