Michael Schumacher, l’annuncio lascia poche speranze: sono tutti tristi. Il campione tedesco è ancora alle prese con una difficile riabilitazione
A poche ore dall’inizio della nuova stagione di Formula 1 il pensiero non può che andare ad uno dei migliori interpreti della storia. A parlare di lui è stato uno che lo conosce davvero bene.
La stagione 2022 di Formula 1 è finalmente scattata questo week end, con il Gran Premio del Bahrain. Dopo le consuete dichiarazioni di rito dei piloti, si inizia a fare sul serio sul circuito di Sakhir. Riprende la lotta tra Hamilton e Verstappen che aveva incendiato lo scorso campionato, con la speranza che quest’anno possa inserirsi anche la Ferrari. Dai tempi di Michael Schumacher, l’unico in grado di conquistare un titolo mondiale a Maranello è stato Kimi Raikkonen, nel 2007. Più o meno da quel periodo manca nel Circus anche un altro super protagonista degli anni ’90 e primi 2000, ovvero Flavio Briatore. Il manager italiano ha lanciato proprio Schumi ai tempi della Benetton, conquistando l’accoppiata di titoli nel 1994 e nel 1995. Nel 2009 venne radiato dalla FIA per i controversi fatti di Singapore e la discussa vittoria di Fernando Alonso dell’anno prima. Ora dopo un lungo embargo, Briatore è pronto a tornare nel Motorsport e lo farà come ambasciatore della F1.
Michael Schumacher, le parole di Flavio Briatore fanno male: “Non ci resta che pregare per lui”
A volerlo coinvolgere con forza è stato il CEO di Liberty Media, Stefano Domenicali, conscio dell’esperienza e della visione lungimirante dell’ex avversario ai tempi della Ferrari. Briatore supporterà il Circus nelle relazioni con alcuni promotori, partner esistenti e potenziali, sviluppando anche eventuali collaborazioni commerciali e di intrattenimento. A spiegare il proprio ruolo è stato il diretto interessato: “Cosa farò esattamente? Sosterrò gli organizzatori dei GP, per supportare gli attuali partner commerciali e trovarne di nuovi. Inoltre, faremo un restyling del paddock club e dell’intrattenimento. Sarà diverso nel cibo e nello svago, dobbiamo creare la voglia di tornare a un GP. Sarà un vantaggio anche per le squadre. Deve essere un’esperienza unica, la F1 negli ultimi due anni è esplosa grazie a Netflix e alla proprietà americana. Il mercato Usa è una colonna portante ora”.
Parlando al Corriere della Sera, il noto imprenditore non può non concedersi anche una parentesi sul passato e sul suo rapporto con Schumacher.
“A volte ritrovo vecchie foto di noi due, me lo voglio ricordare così com’era. Quando devi parlare di lui, pensando a come è adesso, è molto dura per tutti quelli che come me lo hanno frequentato. Bisogna soltanto pregare, solo un miracolo potrebbe farlo tornare la persona di prima“. Un duro colpo al cuore per tutti i suoi tifosi e per i fan di questo sport.