Le sanzioni nei confronti di Roman Abramovic stanno pesando in modo sostanziale sul futuro del Chelsea, stipendi bloccati, squadra senza soldi
Quella di Champions League è stata l’ultima trasferta ‘d’elite’ per il Chelsea, perché i conti sono già stati pagati prima che le casse del club venissero paralizzate dalle sanzioni nei confronti di Roman Abramovich.
La questione è nota: l’imprenditore russo è stato pesantemente sanzionato dal governo inglese che ha congelato tutte le sue proprietà e attività finanziate per il suo appoggio a Vladimir Putin. Una decisione che coinvolge Abramovich e altri sette potentissimi oligarchi russi che a causa di questi provvedimenti stanno perdendo centinaia di milioni di dollari al giorno.
A preoccupare è la situazione economica del club che potrebbe non pagare gli stipendi di marzo e che sicuramente sarà costretto a un lungo periodo di gestione e amministrazione controllata. A cominciare dalla prossima trasferta di Premier League a Middlesbrough che la squadra affronterà in pullmann. Come una squadra qualsiasi.
Spese ridotte all’osso. Tuchel chiede ai suoi giocatori di “essere squadra nel momento di difficoltà” garantendo che “fino a quando i giocatori del Chelsea potranno indossare la loro maglia la onoreranno con il massimo impegno e una totale professionalità e devozione”.
Le sanzioni prevedono che la squadra non possa spendere più di 20mila euro circa. Conti alla mano significa, niente aereo, niente albergo, niente ritiro. Non nelle strutture di gran lusso cui i giocatori del club campione del mondo sono abituati per lo meno. La trasferta di Middlesbrough, quasi mille chilometri tra andata e ritorno sarà all’insegna della frugalità e del risparmio. Pullmann e autogrill sull’autostrada.
Le sanzioni per il Chelsea non sono solo economiche: la squadra dovrà giocare senza pubblico al seguito: e la richiesta del club di disputare le prossime partite esterne a porte chiuse, è stata respinta dalla Football Association. Da questa sera la squadra giocherà anche senza sponsor. Il colosso cinese delle comunicazioni che compariva con il suo marchio, versando quasi 15 milioni di dollari a stagione, ha rescisso il contratto e si è ritirato da ogni impegno economico.
Una situazione che si sta facendo sempre più pesante e che potrebbe portare molti giocatori a cercare fin da subito una risoluzione contrattuale. Soprattutto se, come sembra, gli stipendi non dovessero essere onorati. Il mancato versamento delle competenze è una delle pochissime istanze che vengono accolte d’ufficio. Bastano due mensilità non versate. E i giocatori sarebbero liberi a parametro zero.
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