Valentino Rossi (AnsaFoto)
Valentino Rossi, retroscena clamoroso: gli ha lanciato una maledizione! Una storia che è emersa nella serie di Prime Video MotoGP Unlimited
Una storia che sembrava incredibile e che invece ha colpito tutti gli appassionati. Tutto frutto di un rapporto mai nato e con un risentimento di fondo legato ad un episodio particolare.
Ormai la MotoGP dovrà fare a meno della presenza del ‘Dottore‘ in pista. Il primo campionato mondiale senza di lui è scattato 10 giorni fa in Qatar. I tifosi sono orfani del nove volte campione del mondo e continuano a sventolare qua e la le bandiere gialle con il #46. Troppi 26 anni di emozioni per essere cancellate così con un semplice colpo di spugna. Valentino Rossi ha deciso di buttarsi anima e corpo sulle corse endurance con le automobili e mantiene nella classe regina interessi commerciali e tecnici, avendo il proprio Team Mooney VR46 (con Luca Marini e Marco Bezzecchi come piloti). Il suo ultimo periodo in MotoGP non è stato di certo da ricordare, con il passaggio alla Yamaha Petronas e un rapporto davvero difficile con il direttore Razlan Razali. A svelare un retroscena clamoroso di quel periodo ( e degli anni precedenti), ci ha pensato l’ultima seria MotoGP Unlimited, in onda su Prime Video.
Razlan Razali e Valentino Rossi il rapporto non fosse buono era cosa nota ma a mettere nero su bianco il fatto è stata la serie di Prime Video MotoGP Unlimited, disponibile da ieri (qui la recensione).
Il manager malese, oggi impegnato con la scuderia With U, ha raccontato un episodio avvenuto una quindicina di anni fa, che spiega molte cose.
“Ero un suo grandissimo fan e Rossi era venuto per i test invernali nel 2005 a Sepang. Gli ho chiesto di autografare un libro e lui mi è passato accanto senza dire niente, non mi ha considerato. Ho pensato ‘vieni nel mio paese e mi fai questo? Non vincerai mai più un campionato’, e così è stato“, (cosa in realtà non vera visto che nel 2008 e nel 2009 ne portò a casa altri due).
“Da lì in poi – aggiunge Razali – ho perso interesse nei suoi confronti, finché non c’è stata la possibilità di averlo come pilota. Così è la vita, così è il karma. A lui non l’ho mai detto“. Tutto questo risentimento si è poi ben visto anche nel box, dove le richieste del ‘Dottore’ dal punto di vista tecnico sono state puntualmente disattese e tutto si respirava tranne che un’aria di perfetta sinergia.
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