La vittoria della Lazio contro il Venezia aggiorna ulteriormente la lunga lista di primati di Ciro Immobile
É il 59’ e Immobile, dopo essersi visto annullare un gol sul filo del fuorigioco, trasforma il rigore che vale la vittoria della Lazio contro il Venezia.
É un gol importante anche in termini di classifica: perché vale il quinto posto in classifica, e consente alla Lazio di scavalcare la Roma e staccare l’Atalanta, entrambe bloccate sul pari, nella corsa verso le qualificazioni alle coppe europee.
Immobile, in vista del derby
Il campionato è ancora lungo, mancano dieci giornate. E la prossima è una partita davvero speciale: all’Olimpico si gioca il derby tra Roma e Lazio. Il rigore di Immobile è il gol numero #144 con la maglia della Lazio. Il record del bomber, che aveva già affiancato Silvio Piola al vertice della classifica dei cannonieri dei club, viene definitivamente battuto. Oggi Immobile è il marcatore più prolifico nella storia della Lazio.
“Mi piacerebbe essere amato come Wilson”
Non solo. L’unica squadra di Serie A cui Immobile non aveva ancora segnato era proprio il Venezia, promosso quest’anno. Ora Immobile tra i suoi primati può anche annoverare il fatto di avere sempre segnato almeno un gol a qualsiasi squadra di Serie A abbia affrontato nel corso della carriera. Immobile è al comando della classifica cannonieri di questa stagione con 23 gol, due più di Vlahovic. Tra i cannonieri in attività è al secondo posto solo alle spalle di Quagliarella, gli mancano quattro gol per raggiungere il bomber della Sampdoria. Nella classifica di tutti i tempi Immobile è a quota 176, al 15esimo posto. L’obiettivo di arrivare a quota 200, e dunque sopra Signori, Del Piero, Gilardino, avvicinando Baggio (205) non è impossibile.
Divertenti le parole di Immobile a fine gara: “I tifosi della Roma mi stanno chiedendo se domenica prossima posso non venire, se mi ammalo… É uno sfottò simpatico, ci sta”.
La sua fascia da capitano rossa era un omaggio a Pino Wilson, capitano della Lazio di Maestrelli che vinse lo scudetto e che è scomparso pochi giorni fa: “Mi piace pensare che quando si smette di giocare è l’affetto della gente a restare. Ringrazio chi fino a oggi mi ha sostenuto portandomi sempre oltre… in questi giorni l’affetto per Wilson è stato toccante, è stato un grande capitano. Mi piacerebbe un giorno essere ricordato come lui”.