Jannik Sinner (Ansa Foto)
Jannik Sinner svela il suo vero obiettivo: i fan sono al settimo cielo. Il ventenne talento altoatesino confessa il sogno che coltiva da quando ha iniziato a giocare a tennis e chiarisce il perchè del cambio di allenatore
E’ concentrato più che mai sulla preparazione in vista dei prossimi importantissimi appuntamenti, Jannik Sinner. Questo 2022 sta entrando sempre più nel vivo e per il tennis mondiale sta per aprirsi la lunga e intensa stagione della terra battuta. A partire da aprile fino ai primi di giugno i campioni della racchetta si cimenteranno nei grandi tornei sulla superficie rossa. Tra questi, anche il ‘nostro’ Sinner, il 20enne talento altoatesino che attualmente occupa la 10/a posizione nel Ranking Atp.
Il giovane campione di San Candido, in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato di tutto soffermandosi in particolare sulle ragioni che lo hanno spinto a chiudere il lungo sodalizio professionale con il suo ex allenatore, Riccardo Piatti e la scelta successiva di affidarsi a Simone Vagnozzi. “Con Simone abbiamo iniziato a lavorare su tutti i colpi, servizio e rovescio soprattutto. E poi stiamo cercando di studiare meglio il gioco a rete. Con il cambio tra Piatti e Vagnozzi – precisa Sinner – non c’è stato nessuno stravolgimento particolare“.
Il rapporto con Vagnozzi è dunque idilliaco, anche per un motivo extra tennistico che Jannik Sinner rivela sorridendo: “C’è stato subito un buon feeling tra noi e non solo per quanto riguarda il tennis. Simone infatti è un milanista sfegatato e quando parliamo di calcio andiamo molto d’accordo, ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda“. Ma l’ammissione che ha fatto impazzire di gioia i tantissimi fan del talento altoatesino ha riguardato il suo grande obiettivo da inseguire e possibilmente centrare nei prossimi anni.
“Non mi piace parlare esplicitamente di ranking e di classifica – ha premesso Sinner sulle colonne de La Gazzetta dello Sport -. Non lo faccio mai volentieri. Però il mio obiettivo è una crescita costante e graduale. Se poi questo percorso dovesse portarmi a diventare il tennista numero 1 al mondo, di certo non ne farò un dramma. So che sarà un’impresa molto difficile, ma il mio sogno è questo“.
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