Avrebbe giocato su alcune partite alle quali avrebbe anche partecipato, ed è stato squalificato per tutta la stagione
Scoppia uno scandalo scommesse nel football americano di NFL. E al centro dell’attenzione della federazione statunitense c’è un giocatore di grande popolarità del campionato, si tratta del wide receiver degli Atlanta Falcons Calvin Ridley.
Ridley è stato subito sospeso dalla NFL per tutta la stagione. Anche se per il momento la Lega sostiene di avere solo sospetti ma nessuna prova reale che il giocatore si sia comportato in modo illegittimo o illecito.
Scandalo scommesse, le accuse
Stando alle informazioni raccolte dalla NFL Ridley, 27 anni, avrebbe puntato sui risultati di alcune partite ufficiali della postseason, che non coinvolgevano Atalanta, in quanto i Falcons, 12esimi in National Football Conference, sono stati eliminati con una card di sette vittorie e dieci sconfitte. In pratica, alla fine della sua stagione, Ridley avrebbe scommesso su partite nelle quali non era coinvolto.
I rischi di una sanzione pesantissima
Quello che sembra un peccato ‘veniale’ per molte altre culture sportive per il mondo professionistico americano è uno dei reati più gravi in assoluto. I pochi casi di questo genere hanno portato a sanzioni pesantissime e in qualche caso alla fine della carriera di chi era rimasto coinvolto. Il commento ufficiale della NFL, nelle parole del commissario Roger Goodell, è estremamente eloquente: “Non c’è niente di più fondamentale per il successo della NFL. Non solo per la reputazione di tutti coloro che sono associati alla nostra lega ma anche nella tutela dei tifosi che chi chiedono la massima l’integrità del gioco. L’NFL non accetta la minima ombra su nessuno dei propri tesserati”.
Ridley ha risposto via social con una battuta: “Scommetto che non è vero e che non ho alcun problema di ludopatia…”.
Ma intanto il giocatore è sospeso fino al 15 febbraio 2023, quando anche il Superbowl dell’anno prossimo sarà ormai in archivio. Potrà presentare ricorso ma se dovessero essere presentate prove del suo coinvolgimento, rischia una squalifica ancora più lunga.