Impresa extrasportiva di un argento olimpico italiano, ore in auto, per andare a prendere la fidanzata, nazionale ucraina di scherma, e portarla con la famiglia in Italia
Non ci ha pensato due volte. Non appena ha saputo che la sua fidanzata Olga era oltre confine, in Ungheria, Luigi Samele è salito in macchina, ed è andato a prendersela.
Una storia non diversa da quella di molte altre famiglie che si stanno ricongiungendo dopo settimane di angoscia e paura.
Il doppio argento Luigi Samele
Luigi Samele, due argenti olimpici con la squadra azzurra di sciabola alle Olimpiadi di Tokyo è fidanzato da tempo con Olga Kharlan, splendida schermitrice ucraina, anche lei campionessa di sciabola. I due vivono a Bologna, dove si allenano. Quando l conflitto è scoppiato Olga era in Ucraina, con la sua famiglia di origine, insieme ai genitori e a sua sorella. Olga è originaria di Mykolaiv, uno dei principali porti marittimi e fluviali, si trova alle foci del Pivdennyi Buh, non lontano da Odessa e a poche decine di chilometri dal confine con la Crimea.
Un paese dilaniato
Nelle ultime ore la zona di Mykolaev è stata colpita molto pesantemente con lunghi bombardamenti. La zona è estremamente importante da un punto di vista strategico e industriale: l’esercito russo ha attaccato tutta la zona della centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk. Ci sono state vittime, molti feriti e danni pesantissimi a molte zone civili e residenziali. Gli abitanti stanno combattendo in strada, accanto ai militari dell’esercito regolare ucraino.
Olga aveva cercato di raggiungere la sua famiglia con un volo fino a Sibiu, in Romania: ma non è stata in grado di andare oltre Vinnytsia. Suo padre, 59 anni, è uno sportivo: un ex allenatore di nuoto e di vela. Con lui è rimasto sua madre. Mentre Olga, a piedi, stava cercando di raggiungere i suoi genitori, in direzione contraria rispetto a chi stava scappando, la situazione è precipitata.
Olga è riuscita solo a portare in salvo sua sorella Tanya e suo nipote attraversando il confine e raggiungendo Budapest. E qui Luigi Samele l’ha raggiunta in auto, 900 chilometri e dieci ore di grande angosia. Olga è al sicuro, ma con il pensiero dei genitori, bloccati in un paese in guerra, fisso in testa. Sotto il loro post su Instagram decine di messaggi di affetto e solidarietà.
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