Nole Djokovic, il messaggio social commuove tutti: “Ti penso, fammi sapere”

Nole Djokovic, il messaggio social commuove tutti: “Ti penso, fammi sapere”. Ancora una volta le parole del campione fanno discutere

Comunque si muova e qualunque cosa faccia. Novak Djokovic fa sempre discutere anche se questa volta i commenti sono tutti positivi. Perché questi non sono giorni semplici per il mondo, anche quello dello sport, e lui ha deciso di prendere posizione.

Nole Djokovic (ANSA)

Perché dopo la sospensione di Russia e Bielorussia dalla Coppa Davis, dalla prossima settimana tutti torneranno in campo per gli ATP 1000 di Indian Wells e Miami, Ma la testa di molti sarà al conflitto tra Russia e Ucraina nel quale sono stati coinvolti anche diversi sportivi famosi del passato e del presente.

Come Sergiy Stakhovsky, ex numero 31 ATP che a Wimbledon aveva giocato e vinto contro Roger Federer. Ha appeso la racchetta al chiodo da un po’, ora ha deciso di arruolarsi per combattere il nemico ed è a Kiev. Il suo compito in specifico è quello di portare in salvo quei civili che non non sono riusciti a lasciare la nazione. Non ha mai fatto il militare, ma non si è tirato indietro anche se rischia la vita.

Nole Djokovic, il messaggio social commuove tutti: ancora una volta è in prima fila

Stakhovsky negli ultimi giorni ha condiviso la sua scelta via social ricevendo la solidarietà anche di molti colleghi. Come riporta ‘La Stampa’ però non è stato così per tutti. “Mi dispiace che Federer e Nadal abbiano preferito il silenzio. Li capisco, non è la loro guerra. Ma abbiamo il sostegno di grandi personalità, spero che duri”.

E la solidarietà gli è arrivata nelle ultime ore proprio da Djokovic con uno scambio di messaggi che lui stesso ha pubblicato. “Stako come stai? Sei sul campo? Ti penso… sperando che tutto si calmi presto. Per favore fammi sapere quale potrebbe essere l’indirizzo migliore per inviare aiuto finanziario, o di qualsiasi altro genere abbiate bisogno”. E lui ha risposto così: “Nole grazie mille, sono per le strade di Kiev, è piuttosto silenziosa”.

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