Michael Schumacher, un progetto importante lo tira in ballo: sarà proprio come lui! Il campione tedesco ha ispirato una nuova scelta
Hamilton è sempre a caccia dell’ottavo titolo iridato che lo renderebbe il più grande di sempre ma c’è da battere l’ostacolo Verstappen che può “salvare” Michael Schumacher e aprire una nuova era.
Epopee come quella di Michael Schumacher alla Ferrari negli anni 2000 sono difficilmente ripetibili in un ambiente stracompetitivo come la Formula 1. Cinque titoli mondiali consecutivi (2000-2004) e altri due sfiorati, sono il segno di un cannibalismo tecnico e gestionale che segna la storia. Lewis Hamilton e la Mercedes hanno replicato tutto questo con l’era ibrida, ritoccando verso l’alto la striscia di Mondiali Costruttori in bacheca (8 contro 6) e permettendo al driver inglese di arrivare a sette titoli come ‘Il Kaiser‘.
La striscia d’oro di Lewis si è però interrotta (4 consecutivi) ad Abu Dhabi nel 2021, contro un grande Max Verstappen. Il primo acuto in carriera per l’olandese ha avuto davvero un sapore speciale per la Red Bull e per l’intero Circus. L’interruzione di un regno o la fine di un era? Lo scopriremo solo quest’anno ma nel frattempo si può sognare di assistere ancora a duelli epici. Verstappen è da molti considerato il nuovo Schumacher, più di Hamilton per atteggiamenti e stile di guida.
Michael Schumacher, il progetto della Red Bull è ispirato a lui: Max Verstappen il vero erede
Per programmare un grande futuro insieme, la Red Bull ha preso spunto proprio dalla Ferrari dell’epoca Schumacher. Verstappen ha rinnovato in settimana il contratto che lo legherà fino al 2028 ai colori delle ‘lattine energetiche’, praticamente fino a 31 anni. Uno sposalizio così duraturo da ricalcare quello di Maranello con il tedesco, insieme dal 1996 al 2006 (ben 11 stagioni).
Il pilota orange ha dichiarato: “Mi piace molto far parte dell’Oracle Red Bull Racing Team, quindi scegliere di rimanere fino alla stagione 2028 è stata una decisione facile. Amo questa squadra e l’anno scorso è stato semplicemente incredibile. Il nostro obiettivo da quando ci siamo uniti nel 2016 era vincere il campionato e l’abbiamo fatto, quindi ora si tratta di mantenere il numero uno sulla vettura a lungo termine“.
A fargli eco è stato il team principal della Red Bull, Christian Horner: “Avere Max firmato con Oracle Red Bull Racing fino alla fine del 2028 è una vera dichiarazione di intenti. Il nostro obiettivo immediato è mantenere il titolo mondiale di Max, ma questo accordo mostra anche che fa parte della pianificazione a lungo termine della squadra”. Insomma proprio come fece Jean Todt in quel periodo a capo della Scuderia, legare la miglior macchina al miglior pilota può essere solo sinonimo di successi. Verstappen ha portato a casa il primo titolo forse contro una Mercedes ancora tecnicamente superiore, ma da questo 2022 sono tutti convinti a Milton Keynes di aver sovvertito le gerarchie.