Dopo l’esclusione della Russia e delle squadre russe da tutte le competizione, la federcalcio di Mosca ha annunciato un ricorso “in tutte le sedi possibili”
La guerra tra Russia e Ucraina tiene banco. Notizie che parlano di operazioni militari, bombardamenti, azioni di guerriglia. E purtroppo anche di vittime civili.
Proprio oggi è stata ufficializzata la notizia di una quarta vittima tra gli sportivi professionisti ucraini, il CT della nazionale di ciclismo Alexander Kulyk.
Russia, sanzione e ricorsi
La decisione di numerose istituzioni sportive di sanzionare pesantemente la Russia per le operazioni militari in Ucraina, inevitabilmente, ha suscitato clamore e numerose reazioni. Se da una parte il CIO ha bandito Russia e Bielorussia da qualsiasi competizione agonistica, lasciando poi libertà a ogni singola Federazione di interpretare ulteriori sanzioni individualmente, la presa di posizione di FIFA e UEFA è stata comunicata lunedì scorso. Dopo 24 ore di valutazione, in un primo momento le due federazioni internazionali si erano limitate a cancellare ogni evento ufficiale previsto in Russia, avevano usato il pugno di ferro.
Il ricorso al TAS
Lunedì, infatti, la FIFA e la UEFA avevano escluso la Russia da qualsiasi competizione. E così la squadra diretta dal CT Karpin, si era ritrovata esclusa dai playoff di qualificazione al Mondiale in Qatar che, il 24 Marzo, avrebbe dovuto ospitare a Mosca contro la Polonia. Il tutto seguiva di poche ore la decisione di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca, indirettamente coinvolte nello stesso procedimento di qualificazione, di boicottare qualsiasi match con la nazionale russa.
Provvedimenti duri anche nei confronti dei club. Con lo Spartak Mosca, iscritto agli ottavi di finale di Europa League, rimosso dal tabellone. Oggi si è avuta la prima reazione da parte della Federazione calcio russa che, secondo le nuove sanzioni imposte da CIO e federazioni internazionali, non ha più una bandiera, un inno e non viene più riconosciuta come rappresentativa nazionale. Di fatto è stata de-istituzionalizzata.
Con un provvedimento di ricorso a queste e alle altre sanzioni, in particolare quella che esclude la Russia dal Mondiale, la Federazione calcio russa ha annunciato un ricorso urgente e immediato al TAS, il tribunale di arbitrato sportivo.
Il TAS è la più alta autorità giuridica in ambito agonistico e sportivo. Si tratta della stessa istituzione che spesso virgola in passato, ha dovuto chiarire e valutare dispute riguardanti risultati discordanti, doping, conflitti tra federazioni e club. La Federazione russa, però, riteiene la decisione della FIFA un “grave violazione dei diritti sportivi e dell’uomo”. E dunque non si escludono altri ricorsi in sede istituzionali ancora più autorevoli, tribunale della libertà, o quello per la tutela dei diritti dell’uomo.
РФС подаст апелляцию в САS на решения ФИФА и УЕФА отстранить сборные России от участия в международных соревнованиях: https://t.co/4ieSg5kxLP pic.twitter.com/v1O6asXPOI
— РФС (@rfsruofficial) March 3, 2022