Una scena che rischia di diventare abituale da qui alle prossime settimane, la squadra di scherma ucraina impegnata contro la Russia abbandona la Coppa del Mondo
“Siamo in apprensione per le nostre famiglie non c’è nulla oggi per cui valga la pena salire in pedana”.
Con questa frase il portavoce della squadra ucraina di scherma ritira la squadra dalla competizione di Coppa del Mondo a squadre di Fioretto in programma ieri al Cairo.
Ogni gara in questo stato di tensione e di angoscia rischia di diventare un vero e proprio caso diplomatico. Il tabellone della gara di scherma prevedeva agli ottavi di finale proprio la sfida tra Russia, testa di serie numero 3 del torneo e qualificata di diritto e Ucraina, vittoriosa nel primo turno contro Singapore. Al momento dell’appello e dell’assegnazione della pedana, l’Ucraina si è ritirata.
Il pubblico presente ha seguito la scena e anche se le parole del portavoce del team ucraino non sono state amplificate tutti hanno capito cosa stava accadendo: e hanno applaudito. La squadra ha risposto all’applauso esponendo un cartello: “Fermate la Russia, fermate la guerra, salvate l’Ucraina e l’Europa”.
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Il torneo è proseguito regolarmente con la vittoria degli Stati Uniti che in finale hanno battuto proprio la Russia, 45-34. Terza la squadra italiana. Anche al Cairo sono state molte le manifestazioni di solidarietà nei confronti della squadra ucraina.
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Nel frattempo l’Italia ha deciso di ritirare tutta la propria squadra femminile dall’appuntamento di Coppa del Mondo di spada in programma a Sochi, disertata anche da numerose altre squadre. La squadra azzurra era già partita per la Russia quando l’invasione non era ancora iniziata: nel momento in cui la situazione è precipitata la Federazione ha optato per un immediato rientro in patria di tutta la delegazione di atlete e tecnici.
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