Boom Sinner, annuncio sensazionale: tifosi in delirio!
Il margine di sviluppo del talento italiano sono ancora straordinari. Può e deve lavorare sul piano di gioco come fece l’immenso campione americano negli anni ’90.
L’ultima apparizione in campo per Jannik Sinner è stato il torneo ATP 500 di Dubai, dove ha rimediato una sconfitta ai quarti di finale contro l’amico e compagno di doppio Hubert Hurkacz, con un duplice 6-3. Negli Emirati Arabi il tennista azzurro è stato per la prima volta orfano del suo mentore Riccardo Piatti, dal quale si è recentemente separato. Dopo 7 anni di lavoro congiunto, Jannik ha deciso di dare una svolta alla propria carriera e cercare di progredire con un altro allenatore. La scelta è ricaduta su Simone Vagnozzi, stimato professionista del settore e coach in passato di altri azzurri come Marco Cecchinato e Stefano Travaglia. Una svolta tecnica che dovrebbe portare l’ex numero 10 del mondo (uscito dalla top ten dopo Dubai) a completare il suo percorso di crescita. A 20 anni è senza dubbio il nostro alfiere con maggiori margini e la speranza è che possa al più presto arricchire un bagaglio già piuttosto ampio di soluzioni.
Come spiegato a SuperTennis Vagnozzi ha già le idee chiare sui punti in cui deve lavorare il suo assistito: “Sinner può migliorare l’incisività del servizio. Può migliorare la sicurezza con cui scende a rete. Può migliorare lo slice di rovescio che in determinate situazione potrà essere utile. Penso che possa aggiungere un piano B e C, utile contro i top player”.
Sinner, Mouratoglu lo paragone ad Agassi: “Deve sviluppare al meglio il suo gioco come fece l’americano”
Questo tipo di lettura del gioco dell’altoatesino non è però condivisa da tutti all’interno del mondo del tennis. A dire la sua in senso opposto, ad esempio, è stato uno che di campioni se ne intende, avendone allenati diversi. Il tecnico francese, di origine greca, Patrick Mouratoglu, che ha seguito a lungo anche Serena Williams, e nella cui Academy si allenano tennisti di alto livello come Tsitsipas, è andato contro corrente.
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Secondo il suo parere le caratteristiche fisiche del ragazzo di San Candido non devono essere alterate: “Il suo stile di gioco è paragonabile a quello di Andre Agassi. L’americano sapeva eseguire molto bene il suo piano tattico da fondo e da grande colpitore raccoglieva i suoi punti. Sinner non è così diverso, per cui io credo che lui debba sviluppare maggiormente i suoi punti di forza, piuttosto che eseguire un gioco non suo. Alcuni tennisti in passato, nel tentativo di giocare un tennis più tattico e con tante variazioni, hanno finito per perdere la loro vera natura“. Un accostamento che di certo farà felici i tifosi italiani, nella speranza che anche il resto della carriera diventi paragonabile.