C’era molta attesa per la decisione del CIO che oggi doveva esprimersi sulle tensioni tra Russia e Ucraina dopo le operazioni militari degli ultimi giorni
Il CIO ha optato per la mano pesante. Sentenza con effetto immediato, inappellabile. Russia e Bielorussia sono escluse da qualsiasi evento sportivo ufficiale riconosciuto dalle federazioni che fanno parte del CIO.
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Si tratta di un autentico terremoto che coinvolgerà non solo le rappresentative nazionali, ma anche tutti gli atleti individuali.
CIO, decisione inappellabile
Rispettando quello che è uno dei primi punti del proprio statuto il CIO ha deciso, “a malincuore” si legge nel comunicato ufficiale del comitato olimpico internazionale: “Manifestazioni sportive vietate ad atleti russi e bielorussi, raccomandando a qualsiasi organizzatore di non invitare atleti e funzionari russi e bielorussi”.
Il CIO nel suo comunicato auspica “soluzioni pacifiche immediate che risolvano qualsiasi conflitto” motivando la sua decisione, che ha valore immediato “con lo scopo di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e la sicurezza di tutti i partecipanti”.
Le conseguenze della decisione del CIO
Rispetto alla decisione della FIFA, che fino a questo momento non aveva preso alcun provvedimento diretto, limitandosi a togliere alla Russia inno e bandiera e togliendo alla federazione la possibilità di ospitare qualsiasi evento sportivo. Anche se al momento non ci sono decisioni ufficiali che riguardano i play off al Mondiale che Mosca dovrebbe ospitare il 24 marzo, apparentemente confermati nonostante la Polonia abbia già annunciato il suo boicottaggio.
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Insieme alla Russia punita anche la Bielorussia, che avrebbe offerto appoggio alle manovre militari dell’esercito di Putin e che avrebbe avuto un ruolo attivo nel conflitto.
La decisione del CIO è ufficiale: ma a questo punto va capito come impatterà sulle varie manifestazioni. Sul pilota di Formula 1 Nikita Mazepin per esempio, che non si è mai dissociato dalle operazioni militari in Ucraina. Ma anche su Andrey Rublev e Daniil Medvedev, tennisti al vertice del ranking ATP che hanno espresso invece tutto la propria contrarietà a quanto sta accadendo in Ucraina. Una decisione quella del CIO che impatterebbe calcio, basket, tennis, pallavolo, sport invernali e che ricadrebbe su migliaia di atleti.
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Nel frattempo molti atleti impegnati in Russia hanno deciso di risolvere il proprio contratto. É il caso del cestista azzurro Daniel Hackett che ha lasciato lo Spartak Mosca annunciando il suo ritorno in Italia. Al momento sono almeno una trentina i giocatori di basket stranieri del campionato russo di basket che hanno deciso di andarsene rinunciando al loro contratto.