Calciomercato Milan (ANSA)
Calciomercato Milan: Pioli perde un big, pronti 70 milioni. I talenti rossoneri fanno gola alle grandi d’Europa, a giugno sarà assalto
Quella con l’Udinese poteva essere la partita della svolta, per mettere ancora più pressione sulla concorrenza e caricare l’ambiente. Come è andata a finire lo sappiamo, non senza polemiche, ma non è l’unica notizia negativa per Stefano Pioli.
Perché i big del suo Milan fanno gola a molti grandi club europei, non soltanto Franck Kessié che è in scadenza di contratto e per questo è gettonatissimo all’estero. C’è un altro giocatore che a giugno potrebbe cambiare maglia, perché l’affare forse conviene a tutti e non solo a lui.
Stiamo parlando di Theo Hernandez che continua ad essere un oggetto del desiderio per diverse società a cominciare dal Real Madrid. I ‘blancos’ avevamo investito una prima volta su di lui cinque anni fa, prelevandolo dall’Atletico Madrid, ma il franco-spagnolo era troppo giovane e immaturo. Così nell’estate del 2019 l’affare con il Milan, chiuso per 21,5 milioni di euro e la sua definitiva maturazione.
Oggi l’esterno sinistro è diventato uno dei più forti nel suo ruolo in Europa e soprattutto dimostra continuità di rendimento. Ecco perché Carlo Ancelotti l’ha messo nella lista della spesa, come conferma il sito specializzato spagnolo ‘Defensa central’ e l’affare può essere doppio.
Il Milan infatti ha in ballo con il club spagnolo il riscatto di Brahim Diaz e dovrebbe versare circa 20 milioni nelle case del Real Madrid, Mettendo sul piatto quello e altri 50 milioni, tra giocatori e cash, l’affare può andare in porto e gli spagnoli si garantirebbero la successione a Marcelo anche se il nome di Theo non è l’unico sulla lista.
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Lui per ora è tranquillo tra Milano e la sua villa in provincia di Como, anche perché tra pochi giorni la sua compagna, Zoe Cristofoli, partorirà il loro primo figlio. Ma in estate e con un Mondiale alle porte, anche l’esterno che tanto bene ha fatto nella gestione Pioli ascolterà le altre sirene. Ha appena firmato un prolungamento fino al 2026, ma è solo un pro forma.
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