Vincenzo Nibali, nuova mazzata a causa del Covid: ora è ufficiale. Il ciclista siciliano è alle prese con l’infezione da coronavirus
Nonostante nei giorni scorsi si fosse sparsa la buona notizia di test rapidi negativi, ‘Lo squalo dello Stretto” è stato nuovamente fermato dal tampone molecolare. E’ ancora positivo.
Quanti capitato a Vincenzo Nibali riporta alla luce un pesante dibattito riguardante i tamponi per il Covid. Ormai da oltre un anno, all’interno della lotta alla pandemia sono stati adottati ufficialmente nel conteggio anche i test antigenici (rapidi). Consentono in appena 20′ di avere il risultato definitivo e accelerano le procedure di screening della popolazione potenzialmente contagiata. Ora oltre che in farmacia è possibile acquistarli anche all’interno dei normali supermercati, come avviene in altri Paesi da diverso tempo. Il problema è che con l’arrivo della variante Omicron, la loro attendibilità è drasticamente scesa. La modifica del virus (e la sua carica virale) sono più difficilmente riscontrabili e questo porta a molti casi di “falsa negatività”. Si diceva di Nibali proprio a riguardo, visto che il campione di Messina aveva contratto il Covid circa una decina di giorni fa, ma sembrava essersi negativizzato. Questo perchè dopo essersi sottoposto a dei controlli “rapidi” l’esito era stato negativo. Il PCR (molecolare) ha invece smentito la notizia.
Vincenzo Nibali ancora positivo al Covid: i test rapidi lo avevano illuso
Il ciclista dell’Astana aveva fatto ieri due test antigenici risultando negativo, ma l’esito del tampone molecolare ha purtroppo evidenziato oggi la sua positività. Proprio per questo dovrà slittare ancora il suo rientro in attività. Per Nibali l’ultima apparizione ufficiale rimane la Vuelta Valenciana, dove ha gareggiato dal 2 al 6 febbraio scorso. La positività riscontrata intorno al 13 febbraio lo aveva costretto al forfait alla Ruta del Sol, in programma nella settimana dal 13 al 20 febbraio.
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Vista l’attuale positività diventa praticamente sicura la sua assenza al Laigueglia del 2 marzo e diventa a rischio anche la partecipazione alla prima grande classica, la Tirreno-Adriatico (7-13 marzo). Per il ciclista siciliano sono attesi nuovi controlli nelle prossime 48 ore, nella speranza che possa negativizzarsi al più presto. I tifosi non hanno mai smesso di incoraggiarlo anche tramite i social e non vedono l’ora di vederlo in strada.