Calcio

Champions League, clamorosa decisione a causa della guerra

La guerra tra Ucraina e Russia alza il livello di tensione anche nel mondo dello sport con diverse manifestazioni che ora vengono messe in discussione, tra queste la Finale di Champions League

Il mondo è attonito di fronte alle immagini delle esplosioni nel centro di Kiev e dei carri armati in marcia oltre il confine tra Russia e Ucraina.

Champions League (La Presse)

Tutte le attività sportive e sociali del paese sono state sospese. In Ucraina vige la legge marziale con il coprifuoco. Campionati annullati, così come tutti gli eventi pubblici. Teatri e cinema chiusi: concerti e spettacoli cancellati.

Champions League, decisioni d’urgenza

In tutto questo c’è molta preoccupazione anche per alcuni eventi sportivi in programma da qui ai prossimi mesi che prevedono il coinvolgimento della Russia, come parte in causa o paese ospitante. É il caso della finale di Champions League in programma allo stadio Grestovsky di San Pietroburgo il 28 maggio. Il comitato esecutivo della UEFA è in riunione da questa mattina nel quartiere generale di Nyon per analizzare le possibili alternative alla finale in Russia. Con ogni probabilità, dunque, la finale di Champions League sarà spostata.

Qualificazioni ai Mondiali e ParaOlimpiadi

La UEFA ha già deciso di togliere a San Pietroburgo la finale di Champions League 2022: lo riferisce la ESPN citando fondi ufficiose della UEFA che per il momento non ha ancora lasciato alcun comunicato ufficiale. Ma la decisione del direttivo europeo è scontata. Impossibile pianificare un match tanto importante su un territorio che in questo momento è coinvolto in un conflitto.

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La decisione della UEFA è non solo organizzativa, il primo obiettivo è quello di evitare qualsiasi rischio a giocatori, squadre e tifosi in trasferta. Ma anche politico. La Federcalcio europea come qualsiasi altra istituzione ha stigmatizzato l’intervento russo in Ucraina.

Una esplosione nel centro di Kiev (Foto ANSA)

Resta da vedere dove e come la UEFA deciderà di spostare la gara, anche se le soluzioni alternative non mancano. Per ogni edizione la federazione europea ha sempre pronto un plan B tra i principali stadi a disposizione. Di solito si tratta di Londra (Wembley) e Monaco di Baviera (Allianz Stadium). Ma Wembley difficilmente potrà essere impiegato.

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Molta preoccupazione anche per le partite di qualificazioni al Mondiale con la Scozia che ospiterà l’Ucraina, il 24 marzo ad Hampden Park e la Polonia impegnata a Mosca proprio contro la Russia. La Polonia avrebbe inviato una nota alla presidenza UEFA chiedendo di spostare la gara in campo neutro per “motivi di sicurezza”.

Preoccupazione anche per le prossime paralimpiadi, in programma dal 4 marzo: il CIO ha avviato una serie di incontri con i comitati locali di Russia e Ucraina per monitorare la situazione alla vigilia della partenza delle due delegazioni verso la sede dei Giochi, Pechino.

Mauro Marchina

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